Pensioni, se hai scelto questa misura sei nei guai: resterai mesi senza l’assegno

Brutte notizie per milioni di persone che hanno optato per una certa misura di pensionamento: resteranno mesi senza vedere l’assegno Inps.

Quando parliamo di pensioni le preoccupazioni non finiscono mai e le stangate nemmeno. Il 2025, sul fronte previdenziale, non è iniziato benissimo con una rivalutazione che non oltrepassa lo 0,8% e nemmeno per tutti. Senza contare che siamo ancora molto lontani dall’andare oltre la Legge Fornero.

donna con gli occhi chiusi che con le dita si tocca il naso in alto
Pensioni, se hai scelto questa misura sei nei guai: resterai mesi senza l’assegno/Abruzzo.cityrumors.it

Il Governo di Giorgia Meloni non ha cancellato nessuna delle misure di pensione anticipata che erano in vigore nel 2024 ma ha chiaramente fatto capire che cancellare l’età per accedere alla pensione di vecchiaia, al momento, è assolutamente fuori discussione: metterebbe pesantemente in crisi le casse dell’Inps.

Non solo l’età pensionabile non verrà abolita ma già si parla di un possibile aumento nel 2027 sempre per effetto di un cavillo insito alla Legge Fornero. In pratica, tra due anni, per smettere di lavorare non basteranno più 67 anni ma ce ne vorranno almeno 67 e 3 mesi. Il peggio non è nemmeno questo: la tragedia è che chi ha optato per una certa misura resterà mesi senza assegno Inps.

Pensioni: ecco cosa cambierà nel 2027

Nel 2027 potrebbero cambiare davvero molte cose per quel che riguarda la previdenza sociale e, tanto per cominciare, se il Governo Meloni non interverrà per modificare la Legge Fornero, allora scatterà in automatico l’aumento di 3 mesi dell’età pensionabile. Ma il peggio non è questo.

uomo seduto sul divano con espressione preoccupata e mani congiunte davanti al viso
Pensioni: ecco cosa cambierà nel 2027/Abruzzo.cityrumors.it

La Legge Fornero, nata nel 2012, è stata introdotta con lo scopo di tenere in piedi il sistema di previdenza sociale. Sebbene invisa a molti, è innegabile che avere un’età per accedere alla pensione di vecchiaia sia un argine alla frana che potrebbe verificarsi se troppe persone iniziassero ad uscire con largo anticipo dal lavoro come accadeva fino ai primi anni 2000. Soprattutto finché gran parte degli assegni sono ancora calcolati con il sistema misto. L’Inps non sopravviverebbe a lungo a questa emorragia.

Tale Legge prevede che ogni due anni l’età per andare in pensione aumenti se, nel frattempo, è aumentata l’aspettativa di vita. Siccome dopo la pandemia di Covid, l’aspettativa di vita è tornata a crescere, allora anche l’età per la pensione nel 2027 dovrà subire un ritocchino verso l’alto. Per il momento si parla di un aumento di 3 mesi che, tuttavia, per alcuni significherà un vero dramma.

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Pensioni: chi resterà senza assegno?

L’aumento di 3 mesi dell’età pensionabile nel 2027 porterà conseguenze molto più pesanti di quelle che si potrebbero immaginare. Non si tratterà solo di lavorare 3 mesi in più che, tutto sommato, non sono molti: migliaia di persone potrebbero restare mesi senza ricevere l’assegno. Vediamo perché e chi saranno gli sfortunati.

donna che guarda fuori dalla finestra
Pensioni: chi resterà senza assegno?/Abruzzo.cityrumors.it

Tra le tante misure che consentono di uscire prima dal mondo del lavoro c’è l’isopensione. Si tratta di uno scivolo di massimo 7 anni che si rivolge ai dipendenti di aziende con problemi di esubero. In pratica una persona può smettere di lavorare 7 anni prima rispetto all’età per la pensione di vecchiaia ordinaria oppure rispetto al raggiungimento dei contributi per la pensione anticipata ordinaria.

Pertanto un dipendente di un’azienda con problemi di esubero potrà uscire dal lavoro a soli 60 anni anziché a 67 oppure con 35 anni e 10 mesi di contributi anziché aspettare di averne maturati 42 anni e 10 mesi. Durante questi 7 anni l’assegno verrà pagato dall’azienda. Solo al raggiungimento dei requisiti esatti per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata ordinaria, sarà l’Inps ad erogare l’assegno.

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Ma se tutto slitterà di 3 mesi, coloro che hanno già optato per l’isopensione, giunti a 67 anni o a 42 anni e 10 mesi di contributi non riceveranno proprio nulla: dovranno attendere di arrivare a 67 anni e 3 mesi o a 43 anni e 1 mese di contribuzione. Pertanto costoro resteranno ben 3 mesi senza nessun assegno né da parte del datore di lavoro né da parte dell’Inps.

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