Pensioni: arriva il taglio da 5000 euro, come funziona la brutta novità

Brutte notizie per milioni di pensionati: arriva un taglio drastico di 5000 euro. Vediamo cosa si può fare per mettersi al riparo. 

Le pensioni in Italia sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea. E, come se non bastasse, subiscono una tassazione tra le più alte. Infatti, nel nostro Paese, la pensione è considerata fonte di reddito e, di conseguenza, è tassata alla stregua degli stipendi dei lavoratori.

Tagli sulle pensioni
Taglio da 5000 euro sulle pensioni? Ecco cosa succederà-Abruzzo.cityrumors.it

In altri Paesi come, ad esempio, Albania e Romania, invece le pensioni non sono considerate fonte di Reddito e, quindi, non vengono tassate. Ora arriva un’altra stangata ad abbattersi su milioni di pensionati italiani: un taglio drastico di 5000 euro. Sono in tanti quelli che saranno  interessati da questa sforbiciata. Tuttavia è possibile fare qualcosa per evitarla e non perdere 5000 euro.

Pensione: fa subito questa cosa o perdi 5000 euro

Taglio da 5000 euro sulle pensioni. Questa sforbiciata colpirà milioni di italiani se non faranno subito una determinata cosa. Vediamo subito come mettersi ai ripari ed evitare questa ennesima stangata. Ad oggi l’età pensionabile in Italia è di 67 anni. L’età aumenta con l’aumentare dell’aspettativa di vita media e, infatti, è già stato anticipato che, a partire dal 2027, salirà ulteriormente di 3 mesi.

Chi può andare in pensione prima
Rischi di perdere 5000 euro, ecco il motivo-Abruzzo.cityrumors.it

L’ultima modifica in tal senso risale all’epoca pre Covid, al 2018 cioè. Fino a quella data l’età pensionabile era di 66 anni e 7 mesi. In pratica si poteva andare in pensione 5 mesi prima rispetto ad ora. Non tutti lo sanno ma ci sono categorie specifiche di lavoratori che possono ancora accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria a 66 anni e 7 mesi anziché attendere fino a 67 anni.

Si tratta di chi svolge lavori usuranti. Costoro possono beneficiare già di altre misure di pensione anticipata come Ape sociale, Quota 41 oppure Quota 97,6. Tuttavia Quota 41 richiede un requisito contributivo minimo di 41 anni e, inoltre, si rivolge solo a chi ha almeno 1 anno di contributi effettivi versati prima di aver compiuto 19 anni.

Ape sociale, invece, comporta troppe restrizioni: niente tredicesima né quattordicesima e l’assegno mensile non può mai superare 1500 euro. I lavoratori addetti a mansioni usuranti possono, invece, accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria con 30 anni di contributi ad appena 66 anni e 7 mesi anziché a 67 come richiesto dalla legge Fornero.

Pertanto, se si rientra nella categoria degli addetti ai lavori usuranti, vale la pena darsi subito da fare e fare richiesta di pensionamento in quanto, altrimenti, si perderanno ben 5 mesi di pensione che poi non potranno più essere recuperati in seguito. Ad esempio se una persona avesse diritto ad una pensione di 1000 euro al mese, in 5 mesi perderebbe addirittura 5000 euro che non potrebbe mai più recuperare.

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