In pensione con meno di 20 anni di contributi: ora è possibile. Anche chi non raggiunge il requisito contributivo minimo richiesto dalla legge Fornero, ora può smettere di lavorare.
In Italia, ad oggi, per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario soddisfare ben tre requisiti: avere almeno 67 anni di età, avere almeno 20 anni di contributi e, infine, è necessario aver maturato un assegno previdenziale pari almeno all’importo dell’Assegno sociale che, per il 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese.
Esistono diverse misure di pensione anticipata ma tutte chiedono di aver maturato molti anni di contributi: 41 anni per fruire di Quota 103 e di Quota 41, 35 anni per Opzione donna e almeno 30 anni per accedere alla pensione con Ape sociale. Senza contare che, ad eccezione di Quota 103 che è fruibile da tutti, le altre misure si rivolgono solo a categorie specifiche di lavoratori.
Come fare, dunque, se la carriera lavorativa è iniziata tardi e non si riesce a raggiungere i 20 anni di contributi richiesti dalla legge Fornero? Non tutti lo sanno ma è possibile andare in pensione anche se gli anni di contribuzione sono molto meno di 20.
Ecco come andare in pensione con meno di 20 anni di contributi
In Italia per andare in pensione è necessario non solo avere almeno 67 anni ma bisogna aver maturato almeno 20 anni di contributi. Non sono tantissimi ma molti non riescono a raggiungere tale soglia in quanto ormai si inizia sempre più tardi a lavorare in modo stabile e continuativo. Che fare in questi casi? C’è un modo per andare in pensione anche con meno di 20 anni di contributi.
Come abbiamo visto, nel nostro Paese le misure di prepensionamento non mancano ma tutte puntano ad abbassare il requisito anagrafico- cioè l’età a cui si può andare in pensione- ma non gli anni di contributi. Che fare se, arrivati a 67 anni, non si hanno 20 anni di contributi? Dipende da quanti anni di contribuzione mancano. Se mancano 2/3 anni per raggiungere la soglia minima richiesta, allora la soluzione più logica è continuare a lavorare.
Se, invece, gli anni di contributi sono molto meno di 20 allora si può smettere di lavorare e aspettare di ricevere la propria pensione a 71 anni. Arrivati a 71 anni, infatti, è sufficiente avere solo 5 anni di contributi per ricevere il proprio assegno previdenziale. Tuttavia è necessario che tutti i contributi siano stati versati a partire dal 1996, cioè da quando il sistema contributivo ha preso il posto del sistema retributivo. Nel lasso di tempo che intercorre tra l’uscita dal lavoro a 67 anni e il primo assegno previdenziale a 71 anni, se si soddisfano certi requisiti di reddito, si può fare richiesta per avere l’assegno sociale.