Buone notizie per l’olio e la raccolta delle olive nel territorio pescarese: l’annata sembra infatti essere positiva, con ciò che ne consegue per la qualità e la quantità della produzione.
Tuttavia, anche in questo frangente c’è un punto di riflessione che merita di essere approfondito: nonostante l’ampia produzione, infatti, i prezzi saranno comunque destinati a salire. Ma per quale motivo?
A fornire una prima spiegazione è il presidente della Cia Chieti – Pescara Domenico Bomba, che ha spiegato come l’annata sarà effettivamente molto valida per quanto riguarda la quantità di olive raccolte, senza particolari problemi dal punto di vista dei parassiti. Anche a livello climatico le condizioni sono state relativamente favorevoli e per questo motivo – prosegue il presidente – il territorio disporrà di quantità importanti di olio a differenza di quanto accaduto lo scorso anno.
Sul fronte dei prezzi sono tuttavia previsti aumenti anche importanti dovuti allo svuotamento dei magazzini della filiera di vendita, soprattutto per la grande distribuzione, a causa del crollo delle importazioni di olio e di olive dai Paesi esteri come Spagna e Grecia.
Quanto aumenta il prezzo dell’olio
Stando a quanto affermano le ultime rilevazioni, i prezzi medi a cisterna all’ingrosso, destinati dunque agli imbottigliatori, sono passati dai 5 euro circa agli oltre 8,5 euro. Pertanto, appare inevitabile come – sebbene in condizioni di buona produzione locale – gli aumenti finiranno con il riversarsi anche sul prodotto finale per i consumatori.
Soddisfatto anche il presidente della Coldiretti Pescara Giuseppe Scorrano, che anche ricordando che la stagione è agli inizi, rammenta come le previsioni indichino in modo chiaro una produzione superiore allo scorso anno, con un 30% in più nel triangolo fra Pianella, Moscufo e Loreto.
Più nel dettaglio, il presidente evidenzia come l’aumento riguardi soprattutto le due varietà tipiche del territorio anche se le rese, per il momento, sono ancora basse perché le olive arrivate sono molto verdi.
Dal punto di vista qualitativo l’olio è giudicabile molto positivamente mentre – a ribadire quanto già anticipato da Bomba – anche da Coldiretti giunge la conferma che sul fronte prezzi non sono previsti cali, considerando che nel resto d’Italia la quantità di olive, soprattutto in Puglia, è scarsa. Di qui, una grande richiesta dell’olio abruzzese, di alta qualità, con prezzi della borsa merci di Bari che all’ingrosso indicano quest’anno circa 9- 9,5 euro al kg a differenza dei 4,5 euro circa dello scorso anno…