Problemi economici per le famiglie italiane: vediamo il bonus da poter richiedere ad agosto cercando di risparmiare il più possibile.
È evidente la crescente difficoltà di gestione finanziaria da parte delle famiglie italiane. Le spese pesano di più perché l’inflazione ha fatto schizzare i prezzi e gli stessi stipendi, che un tempo facevano almeno arrivare a fine mese, adesso risultano spesso insufficienti. E così le famiglie italiane sono costrette a chiedere più sussidi possibili e approfittare dei bonus che lo Stato riesce a mettere a disposizione.
Adesso è stato lanciato un nuovo Bonus per agosto, un’iniziativa accolta con entusiasmo ma con alcune caratteristiche discutibili. Questo nuovo Bonus, destinato ad alcune categorie di lavoratori, sarà accreditato direttamente ad agosto e mirerebbe ad incentivare chi sceglie di continuare a lavorare piuttosto che scegliere la pensione anticipata con la “quota 103”.
Innanzitutto, per chi non ne fosse ancora al corrente, la “quota 103”, in vigore questo 2024, permette ai lavoratori di andare in pensione anticipata a 62 anni con 41 anni di contributi. Tuttavia, presenta svantaggi, come un calcolo della pensione meno vantaggioso per chi ha maturato più di 18 anni di contributi nel sistema retributivo e un limite all’importo della pensione.
Il nuovo bonus per agosto 2024: si rivolge ai lavoratori
In sostanza il contributo che verrà ricevuto non potrà superare quattro volte il trattamento minimo INPS. Per incentivare le persone a rimanere attive e non andare in pensione anticipata è stato trovato questo ‘accordo’. In sostanza, per lo Stato, avere tutte queste persone che vanno in pensione risulta ovviamente una spesa enorme ed è per questo che preferisce mantenerle attive per più tempo possibile. Vediamo come.
In questo senso, per incentivare i lavoratori a rimanere attivi, il Governo ha reintrodotto un incentivo economico che si è ispirato al vecchio “bonus Maroni” introdotto tempo fa durante il governo Berlusconi. Il nuovo Bonus di agosto consiste in uno sgravio contributivo del 9,19%, incrementando lo stipendio netto dei lavoratori.
Per quanto riguarda i redditi fino a 25.000 euro: sconto contributivo del 7%, con un aumento netto del 2,19%. Redditi tra 25.000 e 35.000 euro: sconto contributivo del 6%, con un aumento netto del 3,19%. Certo, non si tratta di grandi somme, ma potrebbe incentivare le persone a continuare a lavorare invece di orientarsi sulla pensione anticipata.
L’incentivo è rivolto a tutti i dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Per ottenerlo, si deve presentare domanda dal sito dell’INPS attraverso l’area riservata accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS, oppure rivolgersi a un Patronato.