Novità IMU 2025, come cambieranno i pagamenti con la nuova legge: ecco tutte le novità fiscali e le implicazioni per i contribuenti
L’IMU, o imposta municipale unica, è un tributo diretto locale di tipo patrimoniale che riguarda i beni immobiliari e ha lo scopo di finanziare i servizi comunali. Quando nel 2012 entrò in vigore andò a sostituire l’imposta comunale sugli immobili, o ICI, inglobando anche parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle relative addizionali. Per poter effettuare il versamento, suddiviso in due rate da pagare il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno, è necessario utilizzare un Modello F24.
È però fondamentale seguire un calcolo ben preciso, che vedremo di seguito, per ottenere l’importo effettivo da versare. Per ora è importante soffermarci brevemente sulle modifiche normative previste per il 2025 che vanno ad integrare un decreto del 7 settembre 2023, in base al quale i Comuni hanno la possibilità di diversificare le aliquote IMU che vengono applicate alle singole fattispecie, ma vediamo più dettagliatamente il tutto, per non farci cogliere impreparati.
Il singolo Comune che andrà a diversificare le aliquote ha l’obbligo di rispettare i criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione, ai sensi del decreto del 7 settembre del 2023.
Nuova legge IMU 2025: cosa cambia e cosa devi sapere
Per poter calcolare l’importo effettivo da versare è necessario innanzitutto ricercare l’esatto valore della rendita catastale dell’immobile che è indicato dall’Agenzia delle Entrate e rappresenta il reddito teorico che un immobile è capace di generare sulla base delle caratteristiche e dal suo concreto utilizzo. In seguito, bisognerà andare sul sito del Comune del luogo in cui si trovano gli immobili per reperire il coefficiente catastale stabilito dalle amministrazioni comunali.
Successivamente, calcolare l’IMU sarà molto facile, basterà moltiplicare il valore della rendita catastale (+5%) con quello del coefficiente catastale. Ma cosa accade con la nuova normativa? Precisamente, la nuova legge del 2025 andrà a sostituire l’allegato A del decreto del 7 settembre 2023, che individua i criteri in base ai quali i vari comuni hanno possono diversificare le aliquote. Scopriamo quindi di cosa si tratta.
Dal 1° gennaio 2025 le singole amministrazioni comunali dovranno servirsi dell’apposita piattaforma informatica, disponibile direttamente sul Portale Federalismo Fiscale. Di seguito, avranno così la possibilità di trasmettere il prospetto direttamente al Dipartimento delle Finanze del Mef.
I Comuni saranno tenuti a redigere la delibera di approvazione delle varie aliquote IMU, servendosi della relativa piattaforma, per il periodi d’imposta 2025. In sintesi, si sta parlando delle varie categorie catastali di cui fanno parte i singoli immobili, fondamentali per poter effettuare i relativi calcoli.
