Nonostante per accedere alla pensione di vecchiaia occorra avere almeno 67 anni, c’è un modo per uscire dal lavoro a soli 62 anche se si hanno appena 20 anni di contributi.
Andare in pensione con qualche anno di anticipo è il sogno della maggior parte dei lavoratori: dire addio per sempre all’ufficio, al negozio o alla fabbrica e godersi a tempo pieno la famiglia, gli hobbies, il tempo libero e magari pure i nipotini che nel frattempo sono arrivati.
Ad oggi non è facile riuscire ad avere l’assegno Inps prima dei 67 anni stabiliti dalla legge Fornero. O meglio: le misure di pensione anticipata non mancano ma tutte chiedono di aver maturato moltissimi anni di contributi, in alcuni casi anche più di 42.
Requisito non facile considerando che sempre più spesso s’inizia a lavorare tardi, dopo i 30 anni e che molti di noi non hanno carriere continuative. Eppure esiste una strada per riuscire ad andare in pensione a poco più di 62 anni e con appena 20 anni di contribuzione. Basta soddisfare un solo requisito piuttosto semplice.
Andare in pensione con addirittura 5 anni di anticipo rispetto ai 67 anni stabiliti dalla Fornero è il sogno di molti ma ben pochi ci riescono. C’è, tuttavia, una strada che rende il traguardo un po’ più raggiungibile: è sufficiente soddisfare un solo requisito.
Come anticipato nel paragrafo precedente, per accedere alla pensione ordinaria di vecchiaia, ad oggi, occorre avere 67 anni e 20 anni di contributi mentre per sfruttare le misure di pensione anticipata bisogna aver maturato molti più anni di contribuzione.
Chi, però, ha iniziato a timbrare il cartellino e a versare i contributi, dopo il 1995 – i cosiddetti lavoratori contributivi puri – possono beneficiare di uno sconto sull’età .
Sempre con soli 20 anni di contributi, possono ritirarsi ad appena 64 anni: tre anni prima. Ma non è tutto: c’è un caso specifico in cui l’età può abbassarsi ulteriormente e arrivare a 62 anni e 8 mesi. Basta soddisfare un certo requisito.
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I lavoratori contributivi puri che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996 in avanti possono godere di un vantaggio anagrafico e accedere alla pensione a soli 64 anni con 20 anni di contributi. Ma qualcuno può fruire di un ulteriore sconto.
Le donne con figli hanno diritto ad uno sconto anagrafico di 4 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 4, cioè fino ad un massimo di 16 mesi. Pertanto una donna che ha iniziato a versare i contributi dal 1996 in avanti, se ha almeno 4 figli, potrà accedere alla pensione non a 64 ma a 62 anni e 8 mesi con 20 anni di contributi.
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Attenzione però: per beneficiare di questa opportunità i lavoratori contributivi puri devono raggiungere certe soglie minime. In pratica l’assegno deve essere pari almeno a determinate soglie. Nel caso di una lavoratrice con due o più figli, la soglia da raggiungere nel 2025 è di 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale.