Per un disoccupato prendere la NASPI è un qualcosa di normale. Ma è possibile ricevere questo beneficio e lavorare? Andiamo a vedere cosa prevede la legge.
La NASPI è uno degli aiuti molto importanti per gli italiani che non lavorano. Il beneficio riguarda principalmente le persone disoccupate, ma è possibile ricevere questa somma anche se si è occupati?
La risposta è sì. E per dare una mano maggiore ai cittadini si è deciso di aumentare i limiti diretto utili per poter usufruire sia della NASPI che lo stipendio oppure un reddito di lavoro autonomo. Ecco cosa prevede la legge e in che modo si potrà beneficiare di una doppie entrata.
Ma come si fa a prendere la NASPI e lo stipendio? Per farlo non bisogna superare la cosiddetta tax area. In questo 2024 per agevolare un po’ i lavoratori si è deciso di alzare i limiti e rendere leggermente più facile la doppia entrata. Il limite per i dipendenti a tempo determinato si è deciso di portare la soglia da 8.173,91 a 8.500 euro. Resta invariata, la soglia per chi ha un lavoro autonomo (5.500 euro) e per il lavoratore occasione (5.000 euro). Da sottolineare che per quest’ultimo non bisogna fare comunicazione all’INPS.
In generale tutti i redditi devono essere comunicati ufficialmente all’Inps e toccherà a questo istituto verificare se il lavoratore potrà prendere due entrate oppure no. In caso di una cifra superiore al limite detto in precedenza, la NASPI sarà eliminata e nelle tasche arriverà solo lo stipendio lavorativo.
La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una indennità mensile di disoccupazione dedicata ai lavoratori con rapporti di lavoro subordinato. E’ entrata per sostituire le precedenti prestazioni come ASPI e MiniASPI.
Per i disoccupati questa misura spetta dall’ottavo giorno successivo al giorno di cessazione dell’ultimo lavoro e viene corrisposta a metà delle settimane contributive presenti nell’ultimo quadriennio. L’importo? Varia rispetto al reddito percepito. Se il percepito è inferiore a quanto previsto dalla legge, la NASPI è pari al 75% della retribuzione media mensile. Se, invece, lo stipendio è stato superiore, il beneficio è pari al 75% dell’importo di riferimento annuo. A questa cifra bisogna aggiungere il 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e la cifra detta prima.