Mutui, di quanto si abbassa la rata mensile col taglio dei tassi: la cifra

Mutui, è arrivata la notizia tanto attesa: diminuisce la rata mensile. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Il mercato dei mutui ha trascorso nel nostro Paese dei mesi particolarmente difficili, soprattutto negli ultimi due anni, dovuti da un lato agli effetti della crisi di liquidità di molte famiglie e imprese e dall’altro con la pressione crescenti sui tassi di interesse da pagare, in particolare su quelli a tasso variabile.

Mutui, rate più leggere per le famiglie
Mutui, di quanto si abbassa la rata mensile col taglio dei tassi: la cifra – abruzzo.cityrumors.it

Le difficoltà non sono emerse soltanto per il numero sempre più ridotto di finanziamenti concessi dalle banche, ma anche per i problemi di molti mutuatari a rispettare gli obblighi di rimborso del debito con interessi sempre più alti. Dopo diverso tempo la situazione si è fatta via via più leggera con una prima inversione di marcia già prima dell’estate, che  è stata recentemente confermata dalle decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) in merito ai tassi di interesse.

Mutui, riduzione delle rate mensili in vista

Pochi giorni fa è arrivata la decisione della BCE, attesa da molti osservatori, riguardo i tassi di interesse applicati alle banche centrali nazionali. Francoforte ha infatti varato il secondo taglio dei tassi dell’anno, dopo quello di giugno. Quello sui depositi passa dal 3,75% al 3,50%, il tasso sui rifinanziamenti principali cala dal 4,25% al 3,65%, infine quello sui prestiti marginali scende dal 4,50% al 3,90%.

Mutui, rate più basse per la decisione della BCE
La Banca Centrale Europea abbassa i tassi di interesse – abruzzo.cityrumors.it

Da Francoforte, sede dell’istituto europeo, ribadiscono che i tassi restano abbastanza restrittivi per assicurare il ritorno dell‘inflazione all’obiettivo del 2% e che lo resteranno finché non si aggiungerà lo scopo. Le stime parlano di inflazione, al traguardo prefissato, solo nella seconda metà del prossimo anno. Quindi le politiche prudenti della BCE non cambieranno nei prossimi mesi.

Nel frattempo però, pur se lieve, la riduzione dei tassi europei ha degli effetti anche nei mercati nazionali, come quello italiano. Si abbassano infatti gli oneri sul debito pubblico e per imprese e famiglie che devono chiedere un mutuo, o lo hanno già sottoscritto a tasso variabile, è previsto un risparmio sugli interessi passivi.

La riduzione di 25 punti percentuali sul tasso dei depositi ha un effetto sulle rate, per chi ha un mutuo a tasso variabile (considerando il TAEG comunicato dalla Banca d’Italia, che indica il costo totale del finanziamento, l’importo e la durata media di un mutuo), corrisponde a un calo della rata mensile di 18 euro e quindi di 216 euro all’anno.

Dunque i mutui a tasso variabile dovrebbero calare ancora nei prossimi mesi, con costi minori per quanti li hanno sottoscritti. Anche l’accesso a nuovi finanziamenti dovrebbe essere più semplice di prima. Ma occorrerà che non vi siano fiammate inflazionistiche e l’economia continui a crescere.

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