Matrimonio e comunione dei beni: che fine fa l’eredità? La questione non è poi così semplice: ecco cosa dice la normativa vigente
Assai spinosa, questa è una problematica alla base di centinaia di contenziosi legali che stanno intasando i tribunali italiani. L’eredità ricevuta da uno dei due coniugi rientra nella comunione dei beni? La giusta risposta non è poi così scontata come dimostra la realtà dei fatti.
Al momento dell’unione in matrimonio i coniugi decidono assieme ed immediatamente a quale regime patrimoniale aderire. Possono optare per la separazione dei beni oppure la comunione dei beni: entrambi hanno aspetti pro e contro da mettere in conto. Con la prima opzione i coniugi optano per essere i soli proprietari dei beni che comprano durante il matrimonio. In comune hanno solo, dunque, l’obbligo di contribuire alle spese del nucleo familiare ognuno in modo proporzionale alle sue possibilità.
Quando non diversamente richiesto, si applica al matrimonio dal 20 settembre 1975 la condivisione dei beni. In questo caso i coniugi hanno un patrimonio comune godendo in modo comune dei frutti di questo bene e partecipando assieme alle spese per il nucleo familiare. Con questo regime patrimoniale i beni acquistati durante il matrimonio entrano a far parte del patrimonio comune di entrambi ed entrambi ne diventano proprietari al 50%, indipendentemente da quanto uno abbia apportato in termini economici per possederlo. Che cosa succede dunque con la donazione? Cerchiamo di capirlo meglio.
Comunione dei beni: che fine fa la donazione?
Quando un coniuge che non ha la divisione dei beni riceve un lascito ereditario, questo rientra nella comunione dei beni? Ovviamente le informazioni qua contenute hanno un solo scopo informativo e non possono in nessun modo sostituirsi al parere di un professionista. Comunque sia, possono dare una valida indicazione. L’attuale normativa vigente è piuttosto chiara in marito anche se presenta delle eccezioni.
In primis, prevede che i beni ricevuti in eredità o in donazione non facciano parte della comunione dei beni ma solo di quelli personali. Questo viene fatto per tutelare le ultime volontà del defunto. Affinché il lascito testamentario o la donazione possano rientrare nella comunione dei beni bisogna che questa volontà sia scritta nel testamento stesso.
E se i beni vengono ereditati per testamento ma poco prima del matrimonio, allora che succede? Anche in questo caso l’eredità ricevuta da un dei coniugi, anche se prima del matrimonio, non può rientrare nella comunione dei beni. Questo dipende dal fatto che l’eredità è considerata un bene personale e non è importante il momento in cui è ricevuta dall’erede.
