Il governo Meloni ha intenzione di inserire in manovra il cosiddetto piano anti evasione. Ecco come funziona e e chi sarà obbligato a pagare con la carta
Un piano per ridurre l’evasione. È questa una delle grandi novità per quanto riguarda la manovra. Come anticipato dal viceministro Leo in una conferenza stampa, il governo ha preso un chiaro impegno mettere mano ad un problema che c’è in Italia sin da troppo tempo. Ma non è finita qui. L’esecutivo, infatti, si è impegnato a implementare gli scontrini elettronici, facendo collegare i Pos ai registrato di casa.
Ritornando alla questione della caccia agli evasori, l’obiettivo da parte della maggioranza è quella di aumentare la tracciabilità di spese come per esempio taxi o quelle di rappresentanza. Andiamo a vedere nei dettagli come funziona funziona una misura che si preannuncia ad essere fondamentale per il nostro Paese.
Come funziona il piano anti evasione
Partiamo forse dal punto principale: ovvero l’utilizzo obbligatorio della carta. Ad oggi, come sappiamo, chi effettua spese aziendali può riprendere quei soldi dalla sua dichiarazione dei redditi. Questa condizione resterà, ma cambia il metodo di pagamento per riavere in parte la somma dei soldi spesi.
Per riuscire, quindi, a dedurre quella cifra dalla dichiarazione dei redditi bisognerà utilizzare solamente la carta o un bonifico. I contanti non saranno vietati, ma alla fine i soldi saranno scalati e si pagheranno più tasse. Un meccanismo che con il bonus edilizio ha dato i suoi frutti e il governo si augura che questo possa funzionare anche con le trasferte di lavoro. Un secondo aspetto, come spiegato in precedenza, è quello dei Pos collegati ai registratori di cassa. Insomma, il governo si muove per cercare di mettere fine agli evasori e naturalmente portare più soldi nelle casse dello Stato.
La misura inserita in manovra
La misura, come anticipato dal viceministro Leo, sarà inserita nella prossima manovra. Una mossa importante per cercare di contrastare un problema importante come quello dell’evasione. I risultati con il bonus edilizio ci sono stati e il governo si augura di poterli ripetere anche per quanto riguarda coloro che non pagano le tasse.
Lo vedremo nei prossimi mesi visto che il tutto partirà dal 2025. E se i risultati saranno positivi, non è da escludere che la misura prima o poi possa diventare strutturale. Un passaggio fondamentale per riuscire a mettere fine agli evasori.