Nei rinnovi dei contratti di energia elettrica e gas si nasconde un dettaglio che non bisogna assolutamente sottovalutare. Vediamo di che cosa si tratta.
Questi contratti possono essere con tariffa fissa o variabile; nel primo caso il prezzo della luce o del gas sarà sempre lo stesso per la durata dell’offerta, nel secondo invece il prezzo è indicizzato e prevede un costo che cambia durante il corso del tempo a seconda delle variazioni dei listini sul mercato dell’energia.
Quindi soprattutto per i contratti con tariffa fissa si può contare su prezzi stabili e conosciuti per un periodo abbastanza lungo, in genere un anno o due. Ma al rinnovo le cose possono cambiare e il contratto energetico, come ogni altro, prevede una scadenza con delle precise proposte da non ignorare. Ma cosa succede?
Al termine del contratto, il fornitore fornisce prima della scadenza delle proposte di rinnovo con termini ben precisi. In genere i contratti devono presentare una data di scadenza per consentire al consumatore di analizzare al meglio la proposta e operare il dovuta confronto tra le offerte presenti sul mercato.
La scadenza consente agli operatori di allinearsi alle variazioni dei prezzi nel contesto del mercato energetico, sempre molto dinamico. Ci sono dei contratti che prevedono una modifica delle condizioni fino a nuova comunicazione, ma si tratta di offerte meno trasparenti rispetto a quelle con scadenza temporale chiara, con aumenti inaspettati e ingenti.
Ma anche i contratti con scadenza nascondono delle insidie. Infatti per legge le proposte di rinnovo devono arrivare almeno tre mesi prima della scadenza, ma le condizioni possono variare e non sempre sono le stesse del precedente contratto. Molti clienti non controllano le nuove condizioni economiche e ciò comporta possibili spese maggiori rispetto al passato.
Ciò non è una regola, ma il 70% dei consumatori non controlla le nuove condizioni e non confronta la proposta con quelle presente sul mercato, perdendo così delle allettanti possibilità di risparmio. Confrontando i prezzi alla scadenza, è possibile trovare offerte più vantaggiose con riduzione delle spese dell’ordine di 270 euro all’anno.
Per cambiare operatore sono necessari circa 45-60 giorni e analizzando due mesi prima la proposta si possono individuare alternative più convenienti. Si evita così di accettare condizioni di rinnovo peggiorative e in buona sostanza di pagare di più la fornitura di energia elettrica o gas. Per il confronto delle tariffe vi sono vari portali on line da utilizzare compreso quello di Arera, che consentono di scegliere la tariffa migliore.