60 giorni di sospensione per l’erogazione delle pensioni da parte dell’Inps. Dovete subito fare questa comunicazione o rischiate grosso.
Il trattamento pensionistico prevede ogni mese il pagamento, tramite cedolino, di una quota in denaro per tutti i cittadini residenti in Italia che hanno regolarmente versato i contributi previsti dalla Legge durante gli anni di attività lavorativa. Con diverse opzioni ed incentivi per poter anticipare i tempi e godere di somme maggiori.
Bisogna però stare molto attenti anche alle regole messe a disposizione dall’Inps che vanno obbligatoriamente rispettate. In alternativa, si rischiano pesanti conseguenze. Come l’ultima, che è stata annunciata proprio dal Fisco. Se non fate subito questa comunicazione, rischiate una sospensione pari a 60 giorni del cedolino. Ecco tutti i dettagli a riguardo e cosa dovete fare per non correre più alcun rischio.
Sospensione pensioni per 60 giorni: la comunicazione da fare all’Inps
Ci sono importanti novità riguardanti le pensioni in Italia. In particolare, in questi giorni sta emergendo un grosso allarme per tutti coloro che ancora non hanno inviato questa comunicazione all’Inps. Stando a quanto si legge, si rischiano sospensioni dell’erogazione del cedolino fino a 60 giorni. Una conseguenza molto pesante e che potrebbe mettere in ginocchio migliaia di ex lavoratori residenti in Italia.
Stiamo parlando in particolare della dichiarazione della propria situazione reddituale. Con il 29 febbraio 2024 che ha rappresentato l’ultima data utile per poter inviare il documento tramite modello RED. Che quest’anno sarebbe dovuto essere legato ai redditi percepiti nel 2021.
Una dichiarazione che va sottoscritta da una determinata fascia di soggetti. Ossia i pensionati che negli anni precedenti non hanno avuto altri redditi oltre a quello della pensione, i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano all’amministrazione finanziaria il tutto, coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione di redditi e i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali.
Se rientrate in una di queste categorie e non avete inviato il modello RED entro il 29 febbraio, avete tempo 60 giorni per risolvere ed inoltrare la dichiarazione. E nel frattempo, l’Inps provvederà a sospendere in via temporanea l’erogazione dell’assegno.
Con il pagamento che viene ripristinato solamente a partire dal mese successivo e senza gli importi non erogati nel periodo di interruzione. Scaduti i 60 giorni successivi al 29 febbraio, invece, le prestazioni vengono bloccate definitivamente. Ecco perché dovreste affrettarvi e muovervi quanto prima per non rischiare conseguenze pesantissime.