L’Inps si oppone al Governo: niente pensione anticipata, gli italiani devono lavorare di più

L’Inps mette un freno alle iniziative del Governo e dice un secco “no” alla pensione anticipata. Anzi: dovremo lavorare persino oltre i 67 anni.

Il Governo di Giorgia Meloni da mesi sta lavorando ad una proposta che consenta di portarci fuori definitivamente dalla legge Fornero attualmente in vigore. Quest’ultima, infatti, prevede che per accedere alla pensione di vecchiaia sia necessario avere minimo 67 anni di età. O , in alternativa, è necessario avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi.

vetrata di un ufficio dell'inps
L’Inps si oppone al Governo: niente pensione anticipata, gli italiani devono lavorare di più -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Ma non è questo il peggio: la Fornero, infatti, ha stabilito che ogni due anni l’età pensionabile deve essere rivista ed eventualmente aumentata se, nel frattempo, l’aspettativa media di vita è cresciuta. Pertanto, se resta in vigore, nel 2027 l’età per accedere alla pensione passerà da 67 a 67 anni e 3 mesi.

Il Governo si oppone e da qualche settimana si parla di estendere a tutti la pensione contributiva: in pensione a 64 anni con assegno ricalcolato interamente secondo il sistema contributivo oppure, addirittura, si parla di una pensione a 62 anni con un piccolo taglio del 2% per chi ha un Isee alto. Nelle ultime ore, però, è intervenuto il presidente dell’Inps ad opporsi a queste ipotesi.

Addio pensione a 64 anni: dobbiamo lavorare di più

Nelle scorse ore, al meeting di Rimini, è intervenuto il presidente dell’Inps, l’avvocato Gabriele Fava, per ribadire che abbassare l’età pensionabile non sarebbe sostenibile per le casse statali e che, anzi, sarebbe opportuno farci lavorare ancora di più di quello che già stiamo facendo.

uomo anziano preoccupato con una mano su una tempia
Addio pensione a 64 anni: dobbiamo lavorare di più/Abruzzo.cityrumors.it

Stando ai dati mostrati da Fava, è fuori di dubbio che portare l’età pensionabile a 64 o a 62 anni per tutti, sarebbe la rovina per le casse dell’Inps. Soprattutto se consideriamo che la durata media della vita continua a salire, le nascite continuano a crollare e una buona fetta della forza lavoro – i giovani – si trasferisce all’estero. Far quadrare tutto non si può.

Il presidente dell’Inps, anzi, invita il Governo a proseguire sulla strada degli incentivi per convincere le persone a posticipare il pensionamento e a restare al lavoro il più a lungo possibile. Insomma se una persona, anche arrivata a 67 anni, è in salute non c’è motivo per farla fermare: potrebbe benissimo continuare a timbrare il cartellino per non far crollare le casse di Stato.

Leggi anche: Addio Assegno Sociale, dal prossimo anno potrebbe sparire: la decisione del Governo spiazza tutti

Pensione anticipata: il Governo fa un passo indietro

Di fronte all’opposizione ferma dell’Inps per quanto riguarda la pensione a 64 anni per tutti, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto e ha fatto un passo indietro.

il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti
Pensione anticipata: il Governo fa un passo indietro -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Il Ministro Giorgetti ha ribadito che qualunque decisione verrà presa e qualunque novità verrà introdotta con la manovra di Bilancio 2026, non si può non tener conto della sostenibilità sul lungo periodo. Questo significa che dobbiamo rinunciare al sogno della pensione a 64 anni e rassegnarci alla legge Fornero? Troppo presto per parlare, fino ad ora tutte le carte sono ancora sul  tavolo.

Leggi anche: Pensioni, rimpiangeremo la Fornero: nei prossimi anni assegni sempre più bassi, ecco perché

Una cosa è sicura: se l’età pensionabile viene abbassata, per controbilanciare la situazione gli assegni previdenziali futuri dovranno essere necessariamente più esigui o l’Inps non riuscirà a fare fronte a tutto. In alternativa, per non avere una pensione troppo scarsa, il Governo da tempo ha proposto di utilizzare il TFR come integrazione e di incentivare i lavoratori a puntare sulla previdenza complementare.

Gestione cookie