INPS, la comunicazione ad alcuni pensionati. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta, quali sono i titolari di trattamento coinvolti.
Tra le varie attività dell’Istituto di previdenza sociale ve ne sono alcune connesse al controllo e alla verifica dei requisiti dei titolari di prestazione. Queste procedure coinvolgono trattamenti previdenziali, indennitari e assistenziali (pensioni, indennità di vario genere, contributi per assistenza a categorie di cittadini in situazioni particolari).
Gli elementi ricercati riguardano aspetti reddituali, contributivi o semplicemente anagrafici a seconda dei casi. Non è raro che i dati in possesso all’INPS siano incrociati con quelli provenienti da altri Enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate o i Comuni. Lo scopo di queste verfiche è l’individuazione di erogazioni non spettanti e da versare in misura diversa.
Inps, la comunicazione ad alcuni titolari di prestazione previdenziale
Una campagna specifica di controllo riguarda i pensionati residenti all’estero, per i quali l’INPS ha comunicato l‘avvio della fase di accertamento dell’esistenza in vita. Lo scopo è evidente controllare che il pensionato titolare di trattamento all’estero sia ancora in vita per evitare il pagamento di pensioni a soggetti che siano deceduti e scongiurare eventuali frodi.
L’accertamento in questione avviene mediante un modulo, spedito al pensionato che risiede fuori dall’Italia, che deve essere compilato e inviato alla sede di Citibank con allegata una copia del documento di identità. In talune circostanze l’INPS può richiedere anche una certificazione di vita rilasciata dalle autorità del luogo di residenza del pensionato. In genere, questi controlli avvengono con periodicità annuale, ma in caso di dubbi sono effettuati anche in anticipo.
L’accertamento materiale dell’esistenza in vita è svolto da Citibank, l’istituto bancario che provvede all‘erogazione delle pensioni per conto di INPS all’estero. Per alcuni gruppi di pensionati l’INPS ha stipulato accordi particolari con istituti previdenziali dei Paesi dove risiedono questi titolari di trattamenti per lo scambio di informazioni in caso di morte.
I controlli di Citibank avvengono in due fasi. La prima per l’Africa, l’Oceania e l’Europa, con l’esclusione della Scandinavia e di alcuni Paesi dell’Est Europa. La seconda riguarda America, Asia, Estremo Oriente, Scandinavia ed Est Europa. La comunicazione ai pensionati contiene le spiegazioni della procedura e il modello di attestazione in vita.
Sono presenti anche le indicazioni dei documenti da allegare e i contatti con il servizio di assistenza della banca. Il modulo di certificazione dell’esistenza in vita è personalizzato per ciascun pensionato e quest’ultimo deve usare quello ricevuto per rispondere. In caso di smarrimento del modulo, si deve richiedere una copia a Citibank.
Ogni modulo deve essere controfirmato anche da un testimone accettabile, cioè da un funzionario di un ambasciata o consolato italiano. Oppure da un’autorità che possa confermare l’attestazione dell’esistenza in vita. I pensionati hanno 120 giorni per rispondere alla banca.