L’assegno di inclusione verrà accreditato sulla vecchia carta del Reddito di Cittadinanza? La risposta

Assegno di inclusione: molte le domande che sorgono nel 2024. Verrà addebitato su quale carta e soprattutto quando? La risposta.

Una delle domande più frequenti riguardo all’Assegno di Inclusione (ADI) è dove verrà accreditato il pagamento  Contrariamente a quanto accadeva con il Reddito di Cittadinanza, l’ADI non verrà accreditato sulla vecchia carta del RDC.

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L’assegno di inclusione verrà accreditato sulla vecchia carta del Reddito di Cittadinanza? La risposta-Abruzzo.cityrumors.it

Il pagamento dell’ADI arriverà su una nuova scheda chiamata “Carta di inclusione”, emessa da Poste Italiane. Si tratta di una specifica carta creata appositamente la quale consentirà l’accesso al sussidio in modo sicuro e senza problemi logistici.

Pagamento dell’assegno di inclusione: quando è previsto

Ma quando arriverà il pagamento dell’Assegno di Inclusione? Secondo il messaggio INPS n. 25/2024, il pagamento dell’ADI partirà dal 26 gennaio 2024, per coloro che avranno avanzato la richiesta entro il 7 gennaio 2024. Successivamente, il pagamento partirà dal 15 febbraio 2024 per coloro che avranno fatto domanda tra l’8 e il 31 gennaio 2024.

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Come e quando verrà pagato l’assegno di inclusione-Abruzzo.cityrumors.it

Passando ai requisiti da soddisfare per richiedere l’ADI, essi sono sia economici che di cittadinanza, residenza e soggiorno. L’Assegno di Inclusione è destinato alle famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità, minori, anziani di età superiore ai 60 anni o familiari che affrontano sfide bio-psico-sociali e che sono inseriti in programmi di supporto e riabilitazione riconosciuti dalle autorità pubbliche.

Per quanto riguarda i requisiti economici, l’ISEE non deve superare i 9.360 euro e il reddito familiare deve essere inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.  Per quanto riguarda l’importo esso varierà in base al numero di persone in famiglia, al reddito familiare, all’età di chi fa richiesta e alla condizione di salute.

Il calcolo dell’importo si baserà sul parametro della scala di equivalenza, che è un indice che tiene conto della composizione del nucleo familiare e che può subire delle modifiche in base alle specifiche condizioni di salute dei membri della famiglia.

Per poterne beneficiare, è necessario soddisfare specifici requisiti economici e di cittadinanza, residenza e soggiorno. Se hai qualsiasi tipo di dubbio o domanda chiedi sempre al tuo caf di riferimento o alla specialista che ha seguito la tua pratica. Ricorda che se c’è un ritardo nel pagamento hai il diritto di chiedere maggiori informazioni. Dal mese di febbraio, poi, i pagamenti saranno ovviamente regolari.

Ovvero verso la seconda metà del mese. Quindi in questo prima mese ci vuole un po’ di pazienza per far partire il nuovo aiuto che arrivava dal Governo.

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