È molto importante sapere se anche chi percepisce indennità di accompagnamento riceverà, nel mese di dicembre, la tredicesima. Cosa prevedono le norme
Il mese di dicembre, si sa, è quello dedicato all’invio delle tredicesime a milioni di lavoratori e di pensionati. Ma anche chi percepisce l’indennità di accompagnamento ne ha diritto oppure no? Si tratta di una tematica importante considerato il fatto che grazie alla tredicesima è possibile far fronte ad innumerevoli spese extra ed in particolare a quelle legate alle festività natalizie. Vediamo dunque che cosa prevede la legge in tal senso.
Ricordiamo che la tredicesima è un’extra mensilità erogata dall’Inps ed è prevista anche per chi riceve la pensione di invalidità oppure l’assegno mensile per invalidità parziale o ancora la pensione per sordi civili, l’assegno sociale o la pensione sociale e la pensione per ciechi civili parziali o assoluti.
Tredicesima erogata a dicembre, spetta anche a chi riceve l’indennità di accompagnamento?
Sono dunque numerose le categorie che possono beneficiarne anche per quanto riguarda i titolari di prestazioni di invalidità o di tipo assistenziale, ma cosa è previsto nel caso dell’indennità di accompagnamento? Prima di fornire una risposta ricordiamo che la tredicesima viene pagata a partire dal 1° dicembre sulla base di un apposito calendario per quanto riguarda il pagamento in contanti.
Esso è predisposto secondo l’ordine alfabetico dei cognomi partendo dal primo giorno del mese per quelli che iniziano con la A e con la B. I cognomi dalla C alla D potranno ricevere cedolino e tredicesima dalla mattinata del 2 dicembre. Seguiranno dalla E alla K, dalla L alla O, dalla P alla R e dalla S alla Z rispettivamente lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre.
Purtroppo in questo caso, i titolari della prestazione rivolta agli invalidi non autosufficienti non potranno beneficiare della tredicesima. Avranno però diritto a questo importo gli invalidi totali, con riconoscimento del 100% di invalidità da parte di un’apposita commissione medico-legale; occorre però, in questo caso, rispettare il requisito reddituale ovvero il limite di reddito pari a 17.920 euro l’anno. L’indennità di accompagnamento non è invece legata a limiti di reddito e viene dunque erogata a prescindere dalla disponibilità economica della persona che la riceve.
Il mese di dicembre sarà doppiamente più ricco per moltissimi grazie al conguaglio perequativo. Si tratta di una differenza dello 0,8% tra l’inflazione stimata ad inizio anno ed il dato definitivo, e prevederà l’erogazione degli arretrati a copertura dell’intero anno, da gennaio a novembre 2023. Purtroppo anche in questo caso l’indennità di accompagnamento non prevede la ricezione di questo aumento e degli arretrati; solo le prestazioni principali potranno fruire degli aumenti.