Il Governo ha introdotto una super tassa sulla casa che preoccupa i contribuenti, anche se ci sono casi in cui è possibile evitarla.
La nuova super tassa sulla casa introdotta dall’esecutivo ha messo in allarme gli italiani. Esistono tuttavia dei criteri standard per ottenere un’esenzione da questo temutissimo tributo dovuto allo Stato. La super tassa è collegata a uno dei bonus più controversi degli ultimi anni: il Superbonus 110%. La misura fiscale che ha permesso a tantissimi contribuenti di detrarre il 110% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione degli edifici è stata aspramente criticata dall’attuale Governo.
Per l’esecutivo di centrodestra il Superbonus si è rivelato poco equo. Inoltre, sempre secondo le forze di maggioranza, la misura ha rivelato un costo troppo alto per il bilancio pubblico a fronte di un elevatissimo rischio di speculazione.
Ecco perché è stata introdotta la super tassa sulla casa che colpisce chi vende un immobile ristrutturato con il Superbonus 110% entro dieci anni dalla fine dei lavori. Secondo questa nuova norma, chi vende dovrà pagare il 26% di tasse sull’intera plusvalenza realizzata, senza poter scontare il costo dei lavori agevolati.
Chiaramente, la tassazione è stata introdotta per colpire gli interventi di messa a nuovo e rivendita eseguiti con intento speculativo. La super tassa mirerebbe dunque a regolamentare le plusvalenze generate da alcuni interventi, a evitare le più gravi speculazioni immobiliari e a recuperare un po’ di fondi per lo Stato.
Come evitare la super tassa sulla casa: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
La tassa in questione si applica principalmente alle operazioni di compravendita che si concretizzano entro dieci anni dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione. Ma l’Agenzia delle Entrate ha già spiegato che gli immobili che sono stati utilizzati come prima casa per la maggior parte del decennio precedente la vendita sono esenti da questa tassa.
Quindi, se la casa è stata usata come abitazione principale da chi vuol vendere (o dei suoi familiari) per la maggior parte dei dieci anni precedenti la cessione, la tassa non si applica. Secondo le attuali disposizioni anche gli immobili ottenuti in eredità sono esenti dalla tassa.
Anche gli immobili interessati da ristrutturazioni diverse dal bonus 110% non sono soggetti alla super tassa.
Saranno colpiti soltanto coloro che hanno compiuto le ristrutturazioni per speculare, comprando magari a prezzo molto basso per poi rivendere a prezzi elevati. Resta da vedere se il tributo porterà ai risultati sperati e se riuscirà a creare un equilibrio tra il sostegno all’efficientamento energetico degli edifici e la necessità di garantire entrate fiscali allo Stato.