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Economia e Finanza

INPS avvisa: documento vitale, chi rischia sospensione pensioni dal 2025

Tra qualche giorno, partiranno i nuovi controlli dell’Inps in relazione alle pensioni: il documento da presentare per non perdere l’assegno.

Non si fermano i controlli dell’Inps sulle pensioni percepite da italiani che si sono trasferiti all’estero e, a breve, partirà la seconda fase degli accertamenti in merito. La prima è stata effettuata tra marzo e luglio ed ha riguardato i pensionati con residenza in America, Asia e Estremo Oriente ed era riferita all’anno 2024.

Inps, scattano i nuovi controlli sulle pensioni (Abruzzo.cityrumors.it)

Quella che, invece, sta per scattare sarà relativa a chi vive in Europa, Africa e Oceania e riguarderà anche il 2025. In modo da non perdere gli assegni, l’istituto di previdenza ha fornito tutte le istruzioni e la documentazione che i pensionati dovranno presentare dimostrando che le prestazioni non siano indebitamente percepite.

Inps, pensioni all’estero: scatta la seconda fase di controlli

Dopo la prima fase, conclusasi a luglio, l’Inps, attraverso una comunicazione pubblicata sul proprio sito lo scorso 12 settembre, ha annunciato l’avvio della nuova fase di controlli per quanto riguarda le pensioni erogate all’estero.

Inps, nuovi controlli per i pensionati all’estero (Foto da Ansa) – Abruzzo.cityrumors.it

Nel corso dei primi accertamenti, riferita solo all’anno 2024, sotto la lente di ingrandimento erano finiti i pensionati con residenza America, Asia, Estremo Oriente, Est Europa e Paesi scandinavi. Dal 20 settembre, invece, come specifica l’istituto verranno esaminati gli assegni percepiti da chi vive nelle restanti parti di Europa non interessate dalla prima fase, Africa e Oceania ed in relazione al 2024 e al 2025.

Nel dettaglio, come accaduto nei mesi precedenti, verrà effettuato l’accertamento dell’esistenza in vita in modo da verificare le possibili pensioni indebitamente percepite.

Nello specifico, la Citibank N.A. si occuperà di spedire il documento per accertare l’esistenza in vita ai titolari della prestazione residenti nelle zone interessate dalla seconda fase del controllo. Il pensionato dovrà compilarlo e restituirlo, insieme alla copia di un documento di identità in corso di validità, alla banca entro e non oltre il 18 gennaio del 2025.

L’attestazione dovrà essere controfirmata da un “testimone accettabile”, dunque, un’Ambasciata o un Consolato Italiano o da un operatore di patronato che abbia la determinata qualifica.

Se questo non dovesse avvenire, il pagamento della mensilità di febbraio, dove possibile, verrà erogato in contanti presso gli sportelli delle agenzie Western Union del Paese residenza. In caso nessuno ritiri l’assegno entro il 19 febbraio, la prestazione verrà sospesa già a partire dalla mensilità successiva (marzo 2025).

L’istituto ha specificato che, sempre nell’ottica dei controlli per verificare se i titolari siano ancora in vita, alcuni pensionati potrebbero essere destinatari degli accertamenti indipendentemente dall’area geografica, mentre rimarranno esclusi quelli che vivono in Nazioni con le quali sono stati stipulati accordi dall’Inps e che prevedono uno scambio telematico certo di dati in merito al decesso dei pensionati.