Esiste un trattamento assistenziale per i soggetti che non hanno versato contributi all’Inps o hanno un’anzianità contributiva inferiore rispetto a quella stabilita.
In molti si chiedono se sia possibile richiedere la pensione non avendo mai versato contributi all’Inps o avendo un’anzianità contributiva inferiore rispetto a quelle stabilite per ogni forma che consente di lasciare l’attività lavorativa. La risposta a tale quesito è sì.

È possibile nei casi appena elencati richiedere un trattamento assistenziale, erogato mensilmente dall’Istituto di previdenza sociale, ma anche in questo caso sono necessarie specifiche condizioni che non comprendono, dunque, un limite specifico di contributi versati. Analizziamo di quale forma si tratta e a quanto ammonta il sussidio mensile per i beneficiari.
Assegno Sociale 2025, importi e requisiti della misura
Chi non ha versato contributi o ha maturato un’anzianità contributiva inferiore rispetto ai limiti previsti per ogni forma di pensionamento può richiedere l’Assegno Sociale, prestazione assistenziale rivolta ai soggetti over 67 che hanno redditi bassi.

L’importo della misura, che viene aggiornato annualmente in base al tasso di inflazione come accade con le pensioni e le altre prestazioni assistenziali, per il 2025 può arrivare ad un massimo di 538,69 euro al mese erogati per un totale di 13 mensilità. Come già anticipato, il richiedente deve essere in possesso di specifici requisiti: avere compiuto il 67esimo anno di età; avere cittadinanza italiana, comunitaria o essere in possesso del permesso di soggiorno; essere residenti in Italia; avere anche soggiorno continuativo e legale da almeno 10 anni in Italia; avere un reddito non superiore a 7.002,97 euro (che corrisponde all’importo massimo annuo della stessa misura – 13 mensilità), tetto che raddoppia (14.005,94 euro) per i richiedenti coniugati.
Soffermandoci sui limiti reddituali, che al pari dell’importo dell’Assegno Sociale vengono aggiornati annualmente, questi determineranno l’importo erogato al beneficiario. Nel dettaglio, l’Inps riconoscerà la differenza tra la soglia stabilita ed il reddito dichiarato. Per fare un esempio, un soggetto che ha dichiarato un reddito di 4mila euro, riceverà un importo annuo di 3.002,97 euro (7.002,97 – 4.000) che corrispondono a circa 231 euro mensili. Per i richiedenti sposati, si terrà sempre conto del reddito personale del beneficiario, quello familiare servirà solo a stabilire se il nucleo familiare ha diritto alla prestazione economica. Come spiegato dall’Inps, avranno diritto alla misura intera (538,69 euro per 13 mensilità): i soggetti non coniugati senza reddito e quelli coniugati con un reddito familiare inferiore all’importo massimo erogato annualmente (7.002,97 euro).
Per richiedere la misura, è necessario collegarsi al portale online Inps e accedere con le credenziali Spid, Cie o Cns, in alternativa è possibile anche rivolgersi ad un intermediario abilitato, come Caf e patronati. Sarà necessario allegare la documentazione necessaria, come l’Isee in corso di validità. L’esito verrà comunicato dall’Inps entro 45 giorni dall’invio della domanda.





