Accedi alla pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi! L’INPS rivela i benefici per chi opera in condizioni particolari. Scopri di più nell’annuncio ufficiale.
Affrettatevi, lavoratori. Il tempo stringe e avete solo fino al primo maggio di quest’anno per presentare la vostra istanza di accertamento al fine di ottenere i benefici previsti dal Decreto Legislativo 67/2011. È l’INPS a chiarire questa importante scadenza nel suo messaggio numero 812/2024.
Chi deve adempiere a questo obbligo? Coloro che matureranno i requisiti previdenziali agevolati nel corso del 2025, ovvero chi ha almeno 61 anni e 7 mesi di età, ha accumulato almeno 35 anni di contributi e raggiunge un punteggio di almeno 97,6.
Chi può usufruire di queste agevolazioni?
Ma chi sono i lavoratori che possono usufruire di queste agevolazioni? Se vi ritrovate a sfidare gallerie buie, cave profonde o condizioni estreme, potete usufruire di queste agevolazioni. Ma non è tutto: anche coloro che affrontano turni notturni serrati di almeno sei ore consecutive per un minimo di 64 giorni all’anno e chi lavora fino alle prime luci dell’alba può godere di questo vantaggio esclusivo.
Si aggiungono gli addetti alla linea di montaggio in imprese soggette a voci tariffarie Inail, con mansioni caratterizzate dalla ripetizione costante delle stesse attività, e i conducenti di veicoli pubblici di capienza non inferiore a nove posti.
Ma come fare per richiedere questo beneficio? È necessario presentare una domanda di accertamento dei requisiti entro il primo maggio di quest’anno, allegando tutti i documenti necessari a comprovare di aver svolto le mansioni usuranti o notturne in un periodo specifico.
Questi documenti includono le buste paga, il libretto di lavoro, gli ordini di servizio e le lettere di assunzione, come individuati nel decreto del Ministero del Lavoro del 20 settembre 2017. La domanda di certificazione deve essere presentata esclusivamente online, tramite il modulo AP45 disponibile sul sito internet dell’INPS nella sezione moduli.
E attenzione alla scadenza. Se la domanda viene presentata dopo il primo maggio, in caso di accertamento positivo dei requisiti, la decorrenza del trattamento pensionistico anticipato potrebbe essere posticipata di uno, due o tre mesi, a seconda del periodo di presentazione.
Per il comparto Scuola ed Afam, questo ritardo potrebbe comportare una differenza nella data di pensionamento fino al 2026. Quindi chiedete tutto quello che occorre e fatevi aiutare da un Caf o dal commercialista che segue la vostra situazione personale in modo da non sbagliare!
