Sulla seconda casa le tasse possono essere un vero salasso, ma la legge prevede sconti ed esoneri: basta presentare questo documento.
L’imposta che si versa per la proprietà di immobili e fabbricati si chiama IMU. A gestirla sono i comuni, quindi si tratta di una tassa che potremmo definire locale, stabilita dalle diverse amministrazioni del territorio sulle decisioni che si prendono in Consiglio. Si paga in rate due volte l’anno, con scadenza a giugno e dicembre e può rappresentare un vero e proprio salasso per i cittadini.
L’imposta non si versa solo nel caso in cui si tratti di prima abitazione, in cui il proprietario ha residenza e l’immobile non rientra nella categoria degli immobili considerati di lusso. Questo significa che quando si ha una seconda casa, che sia in mare o in montagna, o ancora che si tratti di un secondo immobile di cui il proprietario non abbia diritto reale di usufrutto, ad esempio quando sono in affitto, l‘IMU va comunque versata al Comune in cui l’immobile si trova.
L’IMU sulle seconda case viene calcolato in base al valore catastale dell’immobile; valore che vien poi rivalutato con specifici coefficienti. In fin dei conti, a meno che non si tratti di un immobile affittato tutto l’anno, l’IMU può rappresentare un duro colpo per le tasche dei proprietari. Esistono, tuttavia, delle ipotesi in cui la legge prevede l’esenzione dal pagamento della tassa anche quando l’immobile di riferimento è una seconda casa.
IMU sulla seconda casa, come fare per non pagare la tassa
La legge di riferimento che ci permette di capire come e in che modo il proprietario di un immobile può evitare di pagare l’IMU, o comunque riceverne un sostanzioso sconto, quando si tratta di seconde case è la Legge di Bilancio del 2020.
La legge di Bilancio di qualche anno fa ha introdotto l’ipotesi della sconto del 50% del pagamento totale qualora l’immobile, sempre seconda casa o fabbricato ad altro uso, sia considerato inagibile o inabitabile. Si tratta, quindi, di uno sconto riservato a quegli immobili che non possono essere utilizzati. Per ottenere questa riduzione bisogna presentare al Comune una dichiarazione con in allegato il certificato di inagibilità rilasciato da un tecnico abilitato.
Si ottiene lo sconto, sempre del 50% sull’IMU seconda casa anche quando la casa è concessa in comodato d’uso ai genitori o figli purché il contratto sia regolarmente registrato. Ed, infine, hanno uno sconto anche quegli italiani che vivono all’estero ma percepiscono una pensione nello Stato in cui vivono, la riduzione è pari al 75% qualora però ci sia un contratto di affitto.
Si è invece del tutto esonerati dal pagamento dell’IMU sulla seconda casa in due casi: e cioè quando l’immobile è assegnato al genitore affidatario e ne ha diritto di residenza e quando i coniugi vivono in due regioni diverse e hanno entrambi case di proprietà.