Sai che puoi non pagare l’Imu? Ecco le informazioni che devi assolutamente conoscere. Sarà felice il tuo portafoglio.
Introdotta qualche anno fa come imposta su tutte le abitazioni e poi resa ad esclusiva di coloro che hanno almeno una seconda proprietà, l’IMU continua ad essere ancora oggi una tassa molto pesante per le tasche dei cittadini residenti in Italia. E che sta facendo parecchio parlare, tra possibili modifiche e introduzioni di regole ancor più stringenti.
Di norma, questa imposta rimane non dovuta per l’abitazione principale e per le pertinenze. Ma c’è un limite che in pochi conoscono e che in realtà dovreste tenere sempre in considerazione. Ecco tutto quello di cui dovete informarvi quanto prima, altrimenti il rischio è che possiate ritrovarvi a dover pagare per una tassa che pensavate non fosse di vostro interesse. Tutti i dettagli secondo quanto previsto dalla Legge.
IMU non dovuta: ecco il limite per abitazione principale e pertinenze
C’è innanzitutto una regola base di cui tenere conto per ciò che riguarda le pertinenze per la abitazione principale. che al massimo devono essere tre e venire accatastate nelle categorie di C2, C6 e C7. Indicanti rispettivamente magazzini e locali di deposito, stalle e scuderie, tettoie chiuse o aperte. E tutte e tre devono appartenere a categorie catastali diverse, non potendo dunque considerare come pertinenze una cantina e un solaio, entrambe appartenenti a C2.
Bisogna stare attenti perché l’IMU sulla prima casa in questo caso diventa valida e bisognerà pagare l’aliquota riservata alle pertinenze dell’abitazione principale. Se le pertinenze eccedono il numero di tre, ecco che bisognerà pagare l’IMU ordinaria.
E si tratta di una regola che vale per tutti i Comuni, nonostante ci sia un margine di scelta nel poter applicare le imposte sugli immobili. Non si può intervenire invece per ciò che riguarda le norme sulle pertinenze. Dovete poi fare molta attenzione anche al criterio da seguire per abbinare le pertinenze all’abitazione principale.
L’immobile deve infatti essere collegato fisicamente o per utilizzo alla prima casa. Se non vi sono esigenze confermate, ecco che non si può considerare un immobile pertinenza dell’abitazione principale solo per pagare una IMU più bassa. E a confermare il tutto ci ha pensato anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25127 del 30 novembre 2009.
Fate molta attenzione perché se non rispettate questi limiti potreste ritrovarvi a dover pagare un’imposta molto più alta rispetto a quanto avevate preventivato.