Il Superbonus non è la scelta migliore per la ristrutturazione della casa: tutte le alternative ed agevolazioni secondarie da sfruttare

Non solo 110%: ecco tutte le alternative al Superbonus attualmente vigenti e di cui potrai usufruire in caso di ristrutturazione.

Hai in mente un progetto di ristrutturazione che non incida eccessivamente sul budget? I tagli recentemente inflitti al Superbonus hanno reso l’operazione sicuramente più complicata, ma non dovrai temere. Per risparmiare sui lavori edilizi, potrai contare su misure alternative in grado di consentirti di abbattere notevolmente i costi.

Bonus edilizio e non solo
Il Superbonus non è la scelta migliore per la ristrutturazione della casa: tutte le alternative ed agevolazioni secondarie da sfruttare-Abruzzo.cityrumors.it

Dal Bonus ristrutturazione all’ Ecobonus, passando per il Bonus barriere architettoniche e finire, poi, con il Bonus Verde, ecco a te l’elenco delle agevolazioni previste per il 2024: il risparmio sui lavori di casa potrà essere addirittura pari all’ 85%.

Alternative al Superbonus per lavori edilizi targate 2024: tutto quello che c’è da sapere.

La prima valida alternativa al Superbonus è sicuramente il Bonus ristrutturazione: questo consente di poter portare la detrazione al 50 % delle spese sostenute e, per questa ragione, resta tra le agevolazioni più richieste da chi deve ristrutturare la propria abitazione.

Applicabile anche ai lavori in economia, ossia agli interventi eseguiti direttamente dal proprietario in modo da gestire i lavori in modo autonomo, l’incentivo è stato prorogato fino al prossimo anno, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, e mantiene invariati i suoi criteri di applicazione.

Quali sono le alternative al superbonus
Alternative al Superbonus previste per il 2024 : tutto quello che c’è da sapere-Abruzzo.cityrumors.it

Fino al 31 dicembre i contribuenti avranno la possibilità di detrarre fiscalmente le spese relative ai lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria ed ordinaria con un tetto massimo di spesa fissato a 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare coinvolta.

La seconda opzione che il Governo sembra offrire per poter detrarre le spese edilizie coincide con uno strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità edilizia e ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.

Si parla quindi dell’ Ecobonus dal 50% all’ 85%: sebbene nella maggior parte dei casi l’agevolazione in questione garantisca una detrazione pari al 65% sulle spese sostenute per lavori di efficientamento energetico e miglioramento dell’efficienza degli edifici, si tratta di uno strumento flessibile con detrazioni fiscali che variano in base al tipo di intervento da eseguire.

Infatti, per alcune tipologie di interventi, come la sostituzione degli infissi, la detrazione scende al 50%, mentre le percentuali aumentano progressivamente quando si parla di lavori condotti su edifici condominiali. Ancora, il Bonus barriere architettoniche, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un’importante iniziativa volta a rimuovere gli ostacoli architettonici, con l’obiettivo di rendere gli spazi abitativi più accessibili ed inclusivi, sia all’interno del condominio che in immobili indipendenti.

Le spese detraibili spaziano dalla installazione di ascensori alla sostituzione di scalinate con rampe di accesso, fino al rinnovo dei bagni ed alla sostituzione delle finestre. Inoltre, per ridurre immediatamente il costo dei lavori sarà possibile optare per la cessione del credito, così da monetizzare il vantaggio fiscale o richiedere uno sconto diretto in fattura.

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