I dazi di Donald Trump non avranno ripercussioni solo sulle aziende ma anche sulle pensioni. Vediamo chi rischia di perdere l’assegno.
Davvero non ce lo saremmo aspettati. Sia chi si è schierato contro che chi lo ha sempre sostenuto, questa mossa non se la sarebbe immaginata. Eppure Donald Trump ha inaugurato l’era del “protezionismo” con i suoi dazi che, inevitabilmente, avranno ripercussioni pesantissime sulla nostra economia.
Le più colpite saranno le aziende alimentari che, da anni, hanno puntato sulle esportazioni: aziende che, per la maggior parte, producono eccellenze, alimenti che potremmo definire di nicchia o, comunque, estremamente pregiati. Ma non solo: anche le pensioni verranno stroncate da dazi statunitensi.
Ebbene sì: anche gli assegni previdenziali subiranno le conseguenze nefaste delle decisioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Qualcuno potrebbe, addirittura, veder svanire nel nulla il suo assegno mensile. Insomma si apre un’era difficile su più fronti e dobbiamo essere pronti ad affrontare anche il peggio.
Dazi di Donald Trump: ecco come incideranno sulle pensioni
I dazi di Donald Trump stanno portando ad una crescente instabilità sul fronte economico come, del resto, era prevedibile che accadesse. Qualcuno prospetta un vero e proprio “terremoto” mentre altri cercano di restare ottimisti. Chi avrà ragione? Forse è presto per dirlo ma una cosa è sicura: gli effetti si vedranno anche sulle pensioni.
Le borse di tutto il mondo stanno subendo perdite che non si possono ignorare. E se crollassero? I guai delle borse interessano tutti, anche noi piccoli risparmiatori e anche i pensionati. Pensare che ciò che accade negli Stati Uniti riguardi solo gli Stati Uniti significa avere una visione molto ingenua della Politica e dell’Economia.
Qualcuno sosteneva che se una farfalla sbatte le ali a Tokyo può fare tremare anche la borsa di New York: e ce ne stiamo accorgendo. Le aziende italiane con vocazione all’export dovranno reinventarsi in qualche modo perché le perdite saranno massicce e chi fino ad oggi ha sempre acquistato il vero Parmigiano Reggiano o la vera mozzarella di bufala, probabilmente inizierà a ripiegare su qualcosa di locale anche se meno pregiato.
Ma i pensionati come faranno? Su cosa ripiegheranno? Il prezzo più alto, ancora una volta, lo pagherà proprio una categoria di cittadini maggiormente esposti al rischio di povertà. Molti potrebbero, addirittura perdere per sempre il loro assegno e a quel punto potremo davvero dire che sarà l’inizio della fine.
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Dazi e pensione: ecco chi perderà l’assegno
I dazi del nuovo presidente americano Donald Trump incideranno in misura devastante non solo sulle aziende che esportano ma pure sulle pensioni dei cittadini. Alcuni perderanno addirittura il loro assegno. Vediamo chi sarà maggiormente penalizzato da questa politica di protezionismo.
l’Europa ha deciso di rispondere ai dazi di Trump con altri dazi sui prodotti americani. Pertanto, a partire dal 15 aprile, i prodotti che importeremo costeranno molto più del solito e questo farà crollare ulteriormente il potere d’acquisto dei pensionati che già non se la passano troppo bene.
Tuttavia in Italia le pensioni sono statali, provengono dall’Inps e, di conseguenza, non sono particolarmente a rischio. Molto più a rischio le pensioni degli americani. In America, infatti, la previdenza è una questione soprattutto privata e molti fondi previdenziali investono in borsa, in azioni.
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Se le borse crollano ecco che milioni di persone, dopo aver lavorato una vita, potrebbero vedere sparire i loro risparmi nel nulla. Basti pensare che, in solo 3 giorni dall’avvio della questione dazi, le borse hanno perso la bellezza di 9 miliardi. Paradossalmente, quindi, i dazi di Donald Trump potrebbero stroncare proprio le pensioni degli americani e di moltissimi suoi elettori.
