Mediante la dichiarazione dei redditi è possibile richiedere, essendo in possesso dei requisiti necessari, un trattamento integrativo pari a 1.200 euro.
La stagione dichiarativa è entrata nel vivo e tanti italiani hanno già provveduto ad inoltrare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate anche se ancora c’è tempo per l’inoltro. In particolare, il modello 730 deve essere presentato entro e non oltre il 30 settembre 2025, mentre la scadenza per il modello Redditi Persone fisiche 2025 il termine ultimo è fissato al 31 ottobre 2025.
In sede di dichiarazione dei redditi, molti cittadini hanno diritto ad una serie di bonus e agevolazioni che possono essere richiesti attraverso il modello 730. Tra questi rientra anche il trattamento integrativo Irpef, conosciuto anche come bonus Renzi. Si tratta di un trattamento integrativo che può arrivare sino a 100 mensili per un totale di 1.200 euro all’anno. Vediamo come ottenerlo e chi ne ha diritto.
I lavoratori senza sostituto d’imposta o quelli che hanno un datore di lavoro privo di capienza fiscale possono richiedere il trattamento integrativo attraverso la dichiarazione dei redditi da presentare all’Agenzia delle Entrate.
Questo trattamento, noto come bonus Renzi, è pari sino a 100 euro mensili viene generalmente erogato in busta paga, ma nei casi precedentemente descritti deve essere richiesto nel modello 730. Anche i lavoratori dipendenti possono effettuare la richiesta in sede di dichiarazione dei redditi nel caso in cui hanno rinunciato al trattamento in busta paga per paura di doverlo restituire non avendone diritto. Per scelta o meno, essendo in possesso dei requisiti, dunque, è possibile richiedere il trattamento integrativo con il modello 730.
In particolare, è necessario indicare il beneficio in questione nella dichiarazione che fa riferimento all’anno di imposta precedente. Ad esempio durante l’anno in corso deve essere richiesto il trattamento relativo al 2024. Per i lavoratori senza sostituto d’imposta è possibile indicare l’Iban del conto corrente per l’erogazione del beneficio che avverrà a dicembre, come accade ogni anno. In caso contrario, l’erogazione avverrà mediante assegno vidimato, ma le tempistiche sono più lunghe: il pagamento slitta a marzo del prossimo anno.
Ricordiamo che hanno diritto al trattamento i lavoratori con un reddito compreso tra gli 8.500 ed i 15mila euro annui, in questo caso il trattamento sarà di 100 euro al mese. Per chi, invece, ha un reddito imponibile compreso tra i 15.001 ed i 28mila euro il calcolo sarà effettuato detrazioni fiscali spettanti e l’IRPEF dovuta. In particolare, si effettua la differenza tra le detrazioni e l’Irpef ed il risultato dovrà essere diviso per 12 mensilità. Per i lavoratori che hanno un reddito inferiore agli 8.500 euro non è dovuto poiché questi rientrano nella “no tax area” e non pagano le tasse.