Gioia cartelle esattoriali, tutte queste saranno cancellate nel 2025

Un recente decreto governativo prevede il discarico di alcune cartelle esattoriali nel 2025: scopriamo quali debiti saranno cancellati.

Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a una notizia del genere, né sarà l’ultima: una recente iniziativa del governo ha infatti previsto il discarico di alcune cartelle esattoriali nel 2025.

Annullamento cartella esattoriale gennaio 2025
A partire da gennaio 2025 alcuni debiti considerati inesigibili verranno cancellati (Foto Canva) – Abruzzo.cityrumors.it

Già in passato numerose sanatorie hanno annullato alcuni tipi di debito col fisco e anche stavolta alcuni debitori potranno tirare un sospiro di sollievo. Ma andiamo con ordine: a stabilire il discarico dei debiti considerati inesigibili per il 2025 è il decreto 110 del 2024, divenuto legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto.

A partire dal 1° gennaio 2025, dunque, alcune cartelle esattoriali verranno restituite all’ente creditore. Quest’ultimo, a sua volta, potrà decidere se cancellare il credito nei confronti del debitore oppure se affidarlo nuovamente a un agente di riscossione.

Riforma fiscale: i debiti considerati inesigibili verranno cancellati a partire dal 2025

In particolare questo decreto interessa i debiti non riscossi entro 5 anni e quelli considerati quasi impossibili da riscuotere a causa di numerose cause. Ad esempio i debiti presso debitori in fallimento, oppure quelli di debitori che non possiedono beni o nuovi beni diversi da quelli già considerati impossibili da recuperare.

Debito col fisco cancellato nuovo decreto
I debiti considerati inesigibili verranno cancellati a partire da gennaio 2025 (Abruzzo.cityrumors.it)

Tutto ciò permetterà non solo ai creditori di eliminare tali crediti dai bilanci, e dunque di snellire la compilazione di questi ultimi, ma ai debitori di tirare un sospiro di sollievo. Tale iniziativa, però, ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra coloro che sono sempre stati in regola con debiti e pagamenti e che invece si trovano periodicamente ad affrontare sanatorie e discarichi da parte dello Stato, di cui alcuni “debitori cronici” finiscono per beneficiare.

Al riguardo, però, bisogna anche considerare come l’iniziativa sia volta a snellire i procedimenti di riscossione che, pur investendo risorse significative (ad esempio la forza lavoro dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate), comunque non portano i frutti sperati, vale a dire la riscossione effettiva del debito.

Il decreto governativo, inoltre, attenziona anche la questione della rateizzazione dei debiti. Fino a questo momento, infatti, i debiti col fisco erano stati dilazionabili fino a 72 rate (solo in casi eccezionali 120). La riforma, invece, prevede una dilazione fino a 84 mesi, per poi arrivare fino a 120 per tutti i soggetti entro il 2030.

Di qui ad allora è molto probabile che ci troveremo di fronte a numerose riforme fiscali e nuove leggi, nel frattempo, però, attendiamo l’attuazione di questo ultimo decreto a partire dal 2025.

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