Forse anche a te spettano i buoni pasto, ma non lo sai e di fatto stai perdendo molti soldi. Andiamo a vedere chi ne ha diritto al 100%.
Oggi vogliamo introdurvi in un mondo che per alcuni è sconosciuto, ma che in realtà può aprire la strada a diverse agevolazioni da non trattare con superficialità. Prima di spiegare a chi spettano i buoni pasto, andiamo a scoprire più da vicino come funziona questo strumento e a cosa serve. Nonostante il nome faccia pensare a dei voucher semplicemente per accedere a una mensa, dietro celano una realtà decisamente più complessa.
Quando però si entra in questa ottica in realtà è davvero tutto molto più semplice e intuitivo di quanto si possa sospettare. I buoni pasto sono stati lanciati per fornire ai datori di lavoro la possibilità di donare un benefit importante ai dipendenti e ai collaboratori, andando a beneficiare anche di alcuni vantaggi fiscali. Si tratta di uno strumento che garantisca una buona pausa pranzo e in generale una possibilità in più ai lavoratori.
Si possono infatti anche utilizzare per fare la spesa oltre che per mangiare a pranzo. Andiamo ora a vedere a chi spettano e se magari potete richiederli anche voi che in questo momento state leggendo.
Buoni pasto, ne hai diritto anche tu?
Ma chi ha diritto ai buoni pasto di cui abbiamo parlato finora? Questi spettano ai lavoratori che hanno un contratto di subordinazione sia full time che part time, anche se non è prevista pausa pranzo. Sono inoltre destinati a chi ha un rapporto di collaborazione continuativa con una data azienda magari con un contratto a progetto.
Differente invece è il discorso legato a chi lavora in smart working, modalità divenuta molto attuale soprattutto dopo la pandemia da Coronavirus. Il Ministero del Lavoro, il 7 dicembre del 2021, ha evidenziato con il Protocollo Nazionale l’obbligo della parità di trattamento tra chi lavora in presenza e chi invece da casa o da dove vuole.
I dipendenti hanno dunque diritto alle stesse forme di benefit e welfare aziendale come appunto i buoni pasti per chi lavora in smart working.
Per i dipendenti il buono pasto non costituisce reddito fino all’importo di 8 euro per il formato elettronico e 4 per il formato cartaceo. Diventa dunque fondamentale utilizzare questo strumento per avere delle agevolazioni economiche in grado di alleggerire il nostro budget per la spesa e per quanto altro abbiamo bisogno per la pausa e non solo.