Finalmente fuori il bonus INPS 2025 che tutti aspettavano: sbloccati gli assegni, la circolare del Ministero lo conferma

Finalmente è fuori il bonus INPS per il 2025 che tutti stavano aspettando. Sono stati sbloccati gli assegni: le novità nella circolare del Ministero.

In un periodo economico non semplice per la maggior parte delle famiglie italiane, è sempre una buona notizia l’annuncio dell’arrivo di incentivi a sostegno del caro vita. Alcune misure sono state già confermate dal governo e già erogate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, mentre altre sono in divenire. Dopo una lunga attesa, è stato comunicato pochi giorni fa la notizia che gli assegni sono stati sbloccati.

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Finalmente fuori il bonus INPS 2025 che tutti aspettavano: sbloccati gli assegni, la circolare del Ministero lo conferma – abruzzo.cityrumors.it

Dopo un lungo e tormentato percorso, dovuto principalmente alle lungaggini burocratiche, finalmente è in arrivo il bonus INPS nel 2025 che tutti stavano aspettando. Fino a questo momento, il contributo era rimasto “nascosto” ma adesso il Ministero ha confermato, attraverso una circolare, che verranno erogati gli assegni a coloro che rientreranno nei requisiti. La misura, rimasta assopita per quattro anni, è un sostegno per i genitori, ma non tutti potranno fare domanda.

Bonus INPS 2025 per i genitori, sbloccati i pagamenti: le novità sulla misura

In un periodo storico di forte carovita, finalmente è arrivata una buona notizia per alcune famiglie. Parliamo del bonus genitori separati, divorziati o non conviventi che presto verrà erogato dopo quattro anni di attesa. Ricordiamo che questa misura era stata pensata per sostenere le problematiche reddituali evidenziate durante la pandemia da coronavirus.

Soldi in mano
Bonus INPS 2025 per i genitori, sbloccati i pagamenti: le novità sulla misura – abruzzo.cityrumors.it

Il bonus in questione era stato varato nel 2021 nel corso dei lavori del governo Draghi ed è stato inserito in uno dei decreti Sostegni. La misura era stata introdotta con l’obiettivo di sostenere dal punto di vista economico i genitori in difficoltà con il versamento dell’assegno di mantenimento. All’inizio per questo incentivo erano stati quantificati in 10 milioni di euro, ma gli assegni per sostenere l’erogazione sono stati sbloccati solo mercoledì 19 marzo 2025.

Il Capo del Dipartimento per le politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio ha firmato il decreto attuativa della misura, dando così all’INPS il via libera per consegnare gli assegni. Entrando nello specifico, i contrasti erano sorti proprio tra l’ente di previdenza sociale e il Dipartimento della Famiglia in merito all’applicazione della misura, facendo riferimento ai requisiti.

Come comunicato, saranno usati circa 8 milioni e mezzo di euro per coprire la misura, mentre le risorse restanti (circa un milione e mezzo) saranno messe da parte in attesa che vengano terminati tutti i controlli sulle domande che vengono presentate all’INPS.

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Bonus genitori separati, divorziati o non conviventi 2025: come funziona

Come specificato dalla circolare del Dipartimento per le politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio, le domande per avere il bonus per genitori separati, divorziati e/o non conviventi potevano essere presentate entro il 2 aprile 2024. La misura in oggetto, tra l’altro, era rivolta a quei genitori in stato di bisogno, ovvero che provassero di avere un reddito non superiore a 8.174 euro durante l’anno del mancato pagamento del mantenimento.

Ragazzo con soldi
Bonus genitori separati, divorziati o non conviventi 2025: come funziona – abruzzo.cityrumors.it

Il bonus è corrisposto in una unica soluzione, fino a concorrenza di 800 euro mensili. La misura spetterà per un massimo di 12 mensilità. I genitori in questione dovevano provare che, durante il periodo di emergenza Covid-19:

  • Risultavano conviventi con figli minori o maggiorenni con disabilità grave;
  • Non avevano ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dall’ex coniuge o ex convivente.

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La misura verrà erogata anche a quel genitore che, per via dell’emergenza Covid-19, abbia subito la riduzione, sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dall’8 marzo 2020 e per una durata minima di 90 giorni; ma verrà rivolto anche a chi ha subito una riduzione del reddito di circa il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.

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