Eredità, cosa può fare un figlio fuori dal matrimonio: è bene prepararsi

Un figlio nato fuori dal matrimonio, per accedere all’eredità del genitore, deve avere un determinato requisito.

La società odierna, rispetto al passato, è cambiata completamente. Anche il modo di vivere le relazioni sentimentale si è modificato. Prima, era assolutamente necessario sposarsi. Una donna che non convolava a nozze era malvista. Inoltre, anche i figli dovevano nascere all’interno del matrimonio. Quelli concepiti al di fuori andavano incontro a un destino più complicato, sia per lo stigma che per le conseguenze pratiche.

L'eredità di un figlio fuori dal matrimonio
Ecco a cosa ha diritto un figlio nato fuori dal matrimonio – abruzzo.cityrumors.it

L’analisi dei legami famigliari dà vita a un discorso complesso, che chiama in causa anche fattori legali. L’eredità è uno tra questi. I figli nati nel matrimonio, salvo diverse indicazioni, hanno accesso ai beni immobiliari e patrimoniali dei loro defunti genitori. Per loro, sarà sufficiente portare a compimento le pariche di successione. Per i figli nati al di fuori, invece, ci sono altri fattori da considerare.

Accedere all’eredità del genitore: cosa può fare un figlio nato fuori dal matrimonio

I figli nati fuori dal matrimonio non vengono più definiti ‘illegittimi’. Questo termine è caduto in disuso anche a livello legale. È stata eliminata completamente dal Codice civile nel 2012. Sono tantissime le coppie che, al giorno d’oggi, decidono di convivere. Non tutte ambiscono al matrimonio. Alcune persone preferiscono non compiere questo passo. Le motivazioni possono essere diverse. Le conseguenze su eventuali figli, tuttavia, non devono passare inosservate.

Accedere all'eredità del genitore
L’eredità per un figlio nato fuori dal matrimonio – abruzzo.cityrumors.it

È fondamentale informarsi per evitare di andare incontro a brutte sorprese. Un figlio nato da una coppia non sposata ha gli stessi diritti e doveri di uno nato all’interno del matrimonio. Ha la possibilità, quindi, di accedere all’eredità del genitore. Non viene fatta più alcuna differenza.

Il problema sorge in mancanza di un riconoscimento. Tale ipotesi, purtroppo, non è poi così rara. Basta pensare a una donna che, dopo l’abbandono dell’ex compagno, decide di crescere suo figlio da sola o di un genitore che non sa di essere tale. Il padre può compiere tale mossa fino ai quattordici anni del diretto interessato. Dopo, servirà il suo consenso per portarla a compimento.

Si tratta di un passo avanti enorme rispetto al passato. Prima, questo elemento era determinante. La sentenza n. 15100 della Sezione I della Cassazione Civile del 16 luglio 2005 recita le seguenti parole: “Il figlio naturale riconosciuto è erede del genitore naturale alla stessa stregua dei figli legittimi onde il suo diritto al mantenimento da parte del genitore naturale deceduto si converte in diritto ereditario laddove nulla può essere chiesto a tale titolo agli altri eredi, gravando su di essi l’obbligo di mantenimento e/o alimentare solo a favore dei figli naturali non riconosciuti o non riconoscibili, ai sensi del combinato disposto degli artt. 580 e 594 c.c.“.

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