Enel Energia accusata nuovamente di raggiri nei confronti dei clienti. Potreste essere vittime anche voi, scopriamo in che modo.
L’Antitrust ha aperto un’istruttoria per capire se Enel ha attuato pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. La società si difende negando di aver agito violando la normativa.
A fine 2023 l’Antitrust ha irrogato sanzioni per più di 15 milioni di euro nei confronti di Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Edison Energia, Iberdrola Clienti Italia e Dolomiti Energia per aver adottato pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei costi di luce e gas. Ora Enel sembrerebbe essere ricaduta in errori applicando pratiche commerciali scorrette.
Se anche a voi è capitato di avere bollette troppo alte tra ottobre 2023 e gennaio 2024 potrebbe essere per il cambiamento delle condizioni di contratto non adeguatamente segnalate da Enel Energia. Proprio la mancanza di trasparenza e corretta informazione è l’accusa che tanti clienti hanno mosso al fornitore di energia contattando l’Antitrust chiedendo di verificare quanto accaduto. Il punto, dunque, è capire se le modalità di comunicazione dei rinnovi contrattuali hanno rispettato le direttive normative oppure no.
Antitrust contro Enel, cosa sta accadendo
L’Antitrust ha aperto una nuova istruttoria nei confronti di Enel Energia per verificare se la pratica scorretta segnalata dai consumatori è accaduta realmente. Sembrerebbe che la comunicazione di rinnovo del contratto a seguito della scadenza dello stesso con le nuove condizioni economiche di fornitura non sia arrivata ai clienti oppure sia arrivata in modo scorretto.
Gli utenti che puntualmente ricevono le fatture via email oppure tramite App non hanno ricevuto su questi canali la comunicazione del rinnovo. Tanti clienti hanno informato l’Antitrust di aver trovato casualmente un’email proveniente da Enel Energia nella casella spam.
Questa informava vagamente delle nuove condizioni economiche e sembrava più una pubblicità rispetto ad una comunicazione ufficiale e importante. L’accusa è di aver pianificato apposta questa strategia per poter aumentare i prezzi ai consumatori che, infatti, hanno ricevuto bollette molto salate, con cifre ben superiori rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente.
Più di 600 denunce sono arrivate all’Antitrust che ha necessariamente dovuto aprire l’istruttoria. Sembrerebbe anche che in nessun modo ai clienti sia arrivata informazione preventiva in forma scritta dando la possibilità di esercitare il diritto di recesso scegliendo un altro fornitore di energia.
Se le accuse dovessero rivelarsi fondate, l’Agcm chiederà la restituzione delle somme versate in eccesso dai consumatori. Enel, per ora, ha risposto di aver agito nel rispetto della normativa e della disciplina contrattuale.