Chieti. Una nota, indirizzata alla comandante della polizia municipale Donatella Di Giovanni, per segnalare diversi “casi sospetti” di saldi invernali lanciati in largo anticipo in attività commerciali locali ospitate, per lo più, in centri commerciali della città.
I saldi invernali scatteranno in Abruzzo il 5 gennaio ma a Chieti e dintorni gli attesi sconti sono già stati applicati da un pezzo secondo quanto denuncia, anche attraverso un dossier fotografico eloquente, Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti.
“La storia, purtroppo, si ripete. I nostri associati continuano a lamentare ogni giorno come tantissimi esercizi commerciali stiano pubblicizzando ed applicando sconti, neanche in maniera troppo camuffata, tempo. Una pratica decisamente scorretta- afferma Tiberio- dal momento che la Conferenza delle Regioni aveva stabilito l’avvio dei saldi stagionali per la vigilia dell’Epifania, il 5 gennaio. I saldi restano un’occasione unica, un rito collettivo capace di attrarre l’interesse dei consumatori specie dopo un Natale che per la categoria è stato a dir poco opaco con un calo significativo dei consumi ed una contrazione evidente delle vendite. Ma così tutto è più difficile.”
Questo perché, fa notare Confcommercio, si sta innescando una sorta di “guerra tra poveri” nella categoria che penalizza oltremodo i commercianti corretti. “Ovvero la stragrande maggioranza della nostra categoria. Eppure c’è chi, in barba alle regole, fa di testa sua anticipando i saldi- aggiunge Tiberio- addirittura con l’acquisto di spazi pubblicitari sui giornali con la certezza di farla franca. Un comportamento che non possiamo più tollerare nel rispetto di chi lavora onestamente e mette a repentaglio i propri averi per tirare avanti sperando in una pronta ripresa dei consumi.”
Il cartellino rosso va soprattutto a diversi negozi ospitati in centri commerciali della città. Non se la passa meglio la provincia dove la problematica dei saldi scattati in anticipo non sta risparmiando nessun Comune con parecchie segnalazioni arrivate da Vasto. Da qui l’appello di Confcommercio di intensificare i controlli e, in particolare, di multare i commercianti che ignorano la legge regionale. “Con Federmoda Confcommercio stiamo chiedendo che le sanzioni vengano rapportate alle dimensioni delle attività commerciali multate per arginare, in questo modo, le inadempienze specie da parte della grande distribuzione. Avanzeremo la nostra proposta- annuncia Tiberio- in occasione delle osservazioni alla nuova legge regionale sul commercio perché è arrivato il momento di voltare pagina per tentare di salvare il salvabile. Ormai siamo allo sbando, il mondo del commercio è in preda ad un delirio causato dalle difficoltà del momento e dal mancato rispetto delle regole. L’esatto contrario di quello che chiediamo per risalire la china e dare prospettive diverse alla nostra categoria. Ci auguriamo che la Regione faccia la sua parte.”