Dichiarazione dei redditi, tanti dubbi e domande sul modello precompilato del 730: cosa accade se non lo si compila? Ecco cosa fare
Che tu sia pensionato o dipendente, è arrivato il momento della dichiarazione dei redditi. Infatti, tantissimi contribuenti devono far fronte al modello 730 precompilato. Questa tipologia di modello è disponibile dal 30 aprile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Il 730 precompilato semplifica il processo della dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti ma anche pensionati. Ma cosa succede se non si modifica il 730 precompilato? Vediamo insieme le conseguenze e le implicazioni di questa scelta.
Dichiarazione dei redditi, modello 730: cosa succede se non si modifica
Per accedere al 730 precompilato, i contribuenti possono usare SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi. Questo modello contiene già dati su redditi, spese e detrazioni, ma è importante controllare e completare eventuali informazioni mancanti o errate.
Se si presenta senza fare modifiche, non ci saranno controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle Entrate. Questo rende il processo più semplice e veloce, evitando verifiche aggiuntive.
Facendo invece modifiche che influenzano il reddito o le imposte, i controlli documentali si limiteranno agli oneri modificati. Per gli oneri non modificati, non ci saranno ulteriori verifiche. Anche usando la compilazione semplificata online, si ottengono gli stessi benefici di riduzione dei controlli.
Se si presenta il 730 precompilato tramite un CAF o un professionista senza modifiche, non ci saranno controlli sui dati degli oneri comunicati da terzi. Se invece ci sono modifiche rilevanti, i controlli documentali riguarderanno il CAF o il professionista, eccetto per le spese sanitarie non modificate.
Anche se fai modifiche che non influenzano il reddito o le imposte, la dichiarazione è considerata accettata. Modifiche minori possono includere il cambio dei dati di residenza senza cambiare il comune del domicilio fiscale o la modifica dei dati di chi effettua il conguaglio.
L’Agenzia delle Entrate può comunque chiedere documenti per verificare i requisiti per le agevolazioni. Ad esempio, può controllare l’uso effettivo di un immobile come abitazione principale entro un anno dall’acquisto per la detrazione degli interessi sul mutuo.
Presentare il 730 precompilato senza modifiche può semplificare il processo e ridurre i controlli. E’ fondamentale essere certi che tutte le informazioni riportare all’interno della dichiarazione siano corrette e complete. Questo, affinché si evitino sanzioni in futuro da parte dell’Agenzia delle Entrate.