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Economia e Finanza

Cosa succede se subisco un infortunio mentre vado al lavoro? Ecco cosa ti spetta secondo la legge

Ecco che cosa succede in caso di infortunio lungo il percorso da casa al lavoro, come comportarsi in questa situazione.

In Italia, l’infortunio sul percorso casa-lavoro è considerato un infortunio sul lavoro?  Per rispondere a questo quesito è importante sapere cosa fare in caso di infortunio in itinere, in modo da poter ottenere eventuali benefici previsti dalla legge. Si parla di infortunio in itinere, ossia nel tragitto andata e ritorno, e non esclusivamente, se avvenuto tra la propria abitazione e il posto di lavoro.

Infortunio tragitto casa lavoro, quando è indennizzabile – Abruzzo.cityrumors.it

Ci sono delle precise norme che regolano la questione e il riferimento normativo per il pagamento dell’eventuale indennità è l’articolo 3 del d.lgs. numero 38 del 23 febbraio 2000.  Ma vediamo quale procedura seguire e quali condizioni sono necessarie per un caso di infortunio indennizzabile sul percorso casa lavoro.

Cosa fare se capita di farsi male andando a lavoro

Innanzitutto fa considerato che vi sono delle condizioni per poter configurare un infortunio in itinere indennizzabile dall’INAIL. Il problema deve verificarsi sul tragitto normale casa lavoro, vi deve essere un nesso causale tra percorso e attività lavorativa, i mezzi di trasporto usati devono essere ordinari.

Il percorso normale è il più breve e diretto, con delle eccezioni per cause di forza maggiore, per direttive del datore, per esigenze inderogabili, per obblighi penalmente rilevanti.

Qual’è la procedura per l’infortunio in itinere- Abruzzo.cityrumors.it

Per gli spostamenti si devono utilizzare i mezzi pubblici o andare a piedi. I mezzi privati, comprese le biciclette, sono consentite se vi sono delle particolari condizioni, per esempio se usare i mezzi pubblici comporta un periodo di tempo superiore a un’ora rispetto al mezzo privato, mancanza di mezzi pubblici o tempi non utili per i turni di lavoro, distanza troppo lunga tra fermata e abitazione o posto di lavoro.

Il primo passo da compiere in caso di infortunio è quello di recarsi al pronto soccorso o, in caso di impossibilità, chiamare un’ambulanza. È importante farsi rilasciare un certificato medico che attesti la natura e la gravità dell’infortunio. Da sottolineare che non sono indennizzati infortuni per abuso di alcol, stupefacenti, psicofarmaci.

Bisogna poi avvisare immediatamente il datore di lavoro e comunicargli il numero della certificazione medica, con prognosi e data di rilascio per la comunicazione all’INAIL. Alla fine dei giorni di prognosi bisogna sottoporsi alla visita presso l’INAIL per l’idoneità alla ripresa. Sarà il datore a presentare la comunicazione di infortunio o la denuncia all’INAIL entro le 48 ore.

I primi 3 giorni sono a carico del datore di lavoro (il primo al 100% gli altri al 60%), al quarto sono a carico dell’INAIL (al 60% fino al novantesimo giorno, al 75% per il giorni successivi al novantesimo  fino a guarigione).

Vincenzo Pugliano

Redattore e collaboratore di vari siti, mi occupo di articoli di economia, di cronaca, di viaggi. Le mie passioni sono l'escursionismo in montagna e la musica jazz