Diremo davvero addio alle truffe sul conto corrente? Andiamo a scoprire se ci rubano i soldi cosa deve fare la banca, costretta rimborsarci?
Quando si parla di soldi l’argomento è sempre spinoso, oggi proveremo a indagare su un aspetto che troppo spesso passa inosservato ma che è ben evidente a livello legale. Con l’esplosione della tecnologia i conti correnti online hanno permesso diverse comodità, ma dall’altra parte hanno aperto anche a numerosi tipi di truffe mettendo a rischio i nostri risparmi. Una situazione che però si può gestire con intelligenza se conosciamo quali sono gli aspetti legali al fianco della questione.

Il primo consiglio che vi diamo è di tutelarvi da possibili truffe rivolgendovi proprio al vostro consulente bancario, inoltre diventerà fondamentale cercare di fare le cose in maniera sempre trasparente evitando di rilasciare consensi se non siete sicuri di chi ve li chiede. Adottare degli atteggiamenti superficiali potrebbe costare caro e andare a pesare sui vostri risparmi col rischio di andare a perdere delle cifre realmente importanti.
Passiamo ora all’aspetto pratico legato proprio alle truffe che vengono perpetuate sui conti correnti e su come si deve comportare la banca in tali occasioni.
Truffe sul conto corrente, la banca deve rimborsarci?
Ma dunque la banca deve rimborsarci in caso di truffa sul nostro conto corrente? Ricordiamo che gli istituti di credito sono tenuti a garantire sistemi di protezione adeguati per le operazioni online, tra cui l’autentificazione forte a due fattori. Questi sistemi permettono di identificare e bloccare in maniera tempestiva quelle che sono transazioni non da noi autorizzate.

In caso di contestazione, la banca deve dimostrare di aver rispettato gli standard di sicurezza, in caso non riesca a farlo la banca sarà obbligata a rimborsare il cliente per le somme che sono state sottratte. Se invece emerge che il cliente ha agito con negligenza, andando a fornire i suoi dati, la banca non dovrà effettuare un rimborso.
Se la banca invece rifiuterà di rimborsare anche se dovrebbe farlo, ci si potrà rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario che permetterà di effettuare una causa civile. Per presentare il ricorso ci devono essere delle condizioni tra cui si parli di somme non superiori a 200mila euro.
Le decisioni rilasciate dall’ABF non sono vincolanti per le banche, ma nonostante questo il mancato rispetto delle stesse può portare a un danno dal punto di vista della reputazione ancor maggiore dal punto di vista economico. Le banche dunque accettano quando vengono “condannate” dall’ABF al risarcimento.
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Come evitare le truffe online?
Come si posso evitare le truffe online? Riuscire a farlo ci permetterà di non andare all’eventuale scontro con la nostra banca e preserverà il nostro patrimonio a prescindere da questa.

Solitamente questo tipo di truffa avviene attraverso delle azioni che prendono il nome di phishing, vishing e spoofing. Il phishing è legato a del link malevoli sui quali siamo invitati a collegarci per rubare tutti i nostri dati.
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Il vishing arriva attraverso dei falsi contatti telefonici, mentre lo spoofing con dei messaggi che ci invitano a rilasciare delle autorizzazioni per noi fatali.