Due colpi nel giro di pochi giorni, ma con modalità differenti. I carabinieri stanno facendo tutti gli approfondimenti del caso per risalire ai responsabili
Due vicende simili in pochi giorni hanno fatto scattare l’allarme in Abruzzo. La truffa del finto carabiniere continua a funzionare e l’ultima vittima è stata una donna di 79 anni di Roseto. Modalità differenti rispetto a quanto successo a Martinsicuro poco tempo prima, ma con lo stesso obiettivo e modus operandi.

I carabinieri (quelli veri ndr) hanno iniziato una indagine per cercare di risalire all’identità dei truffatori e capire anche un collegamento tra i fatti di Roseto e Martinsicuro. Difficile avere delle certezze visto che il modus operandi in tutta Italia è identico, ma la vicinanza tra i due paesi e le tempistiche fanno ipotizzare che i malviventi siano gli stessi. Su questo, però, gli inquirenti preferiscono non pronunciarsi e si attendono gli approfondimenti per avere delle maggiori certezze.
Come funziona la truffa
Il modus operandi è sempre il solito. I truffatori prima si informano sulla vita dell’anziana e poi entrano in azione. Se a Martinsicuro avevano avvicinato la coppia di anziani tramite una telefonata fingendosi un maresciallo di Roma, a Roseto i due malviventi sono entrati in contatto con la 79enne avvicinandola mentre rientrava a casa.
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I malintenzionati hanno messo in atto il solito falso incidente con il figlio ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Una informazione che li ha portati a chiedere del denaro per evitare dei guai giudiziari all’uomo. Il bottino è stato di 2mila euro. La donna, una volta capito che si è trattato di una truffa, ha immediatamente chiamato i carabinieri e denunciato quanto successo.

I militari si sono immediatamente messi alla ricerca dei responsabili. Si sta verificando se altre coppie di anziani sono cadute nelle trappola ed eventualmente i collegamenti tra i fatti di Roseto e Martinsicuro. Una doppia vicenda che ribadisce la necessità di fare attenzione alle persone che si avvicinano o che telefonano e parlano di incidenti.
Come comportarsi
Il consiglio degli esperti è sempre il solito: non credere alle parole dei falsi carabinieri e chiamare prima il figlio o il parente che sarebbe stato coinvolto nell’incidente. Il modus operandi è sempre il solito, ma, nonostante questo, le vittime continuano ad essere diverse. Quindi da sempre alle coppie di anziani si raccomanda la massima attenzione e di avvisare immediatamente le forze dell’ordine se si è avvicinati da questi malviventi.