Con solo 15 anni di contributi si può ottenere un assegno INPS ogni mese, la misura poco conosciuta

Ad alcune condizioni sono sufficienti 15 anni di contributi per poter ottenere l’assegno mensile una volta lasciato il mondo del lavoro. Scopriamole.

I contributi sono l’elemento chiave per il pensionamento. Se non si dovesse soddisfare il requisito contributivo dello scivolo pensionistico si dovrebbe dire “arrivederci” alla pensione. I contributi si maturano durante la carriera lavorative e minimo ne servono 20 per accedere alla pensione di vecchiaia che si raggiunge a 67 anni. Questa è la forma di pensionamento concessa a tutti i lavoratori e la più conveniente.

In pensione con 15 anni di contributi
Con solo 15 anni di contributi si può ottenere un assegno INPS ogni mese, la misura poco conosciuta-Abruzzo.cityrumors.it

Volendo andare in pensione in anticipo l’unico scivolo che continua a chiedere solo 20 anni di contributi è la pensione contributiva rivolta a chi ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi e compie 64 anni. Tutte le altre forme di pensionamento anticipato chiedono un numero di contributi molto più alto, dai 30 dell’APE Sociale ai 42 anni e dieci mesi della pensione anticipata ordinaria. Chi ha solo 15 anni di contributi come può lasciare il lavoro?

Le deroghe della Legge Amato, come andare in pensione con 15 anni di contributi

Il sistema previdenziale prevede le tre deroghe Amato per il pensionamento con 15 anni di contributi (780 settimane di contribuzione) al raggiungimento dei 67 anni di età. L’opportunità si rivolge a chi possiede una certa anzianità contributiva al 31 dicembre 1992 oppure a chi ha ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria entro il 26 dicembre 1992 (non conta se i contributi sono stati, poi, effettivamente versati) o, in ultimo, a chi ha maturato 10 anni di lavoro discontinuo e rispetta determinati requisiti.

Le tre deroghe Amato per la pensione con 15 anni di contributi
Il piano pensionistico con 15 anni di contributi, ecco come puoi fare -Abruzzo.cityrumors.it

A tal proposito segnaliamo che il part time ciclico non rientra tra i lavori discontinui. Sono inclusi, infatti, solamente i lavoratori con contratti a termine, stagionali o agricoli.

Chi ha svolto lavori discontinui potrà andare in pensione con 25 anni di anzianità assicurativa e minimo 10 anni – anche non consecutivi – con periodi di lavoro inferiori a 52 settimane maturanti prima o dopo il 31 dicembre 1992. Solo la contribuzione obbligatoria è rilevante per il calcolo.

Per la prima delle tre deroghe Amato, invece, nei 15 anni di contribuzione si conteggiano tutti i contributi maturati, anche quelli per periodi di lavoro all’estero, i contributi figurativi e da riscatto e ricongiunti verso le Gestioni INPS. Quindi se vuoi andare in pensione ma hai dei dubbi ti consigliamo di rivolgerti ad un Caf oppure al tuo commercialista che ti segue.

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