Come leggere la busta paga per non farsi fregare su fisco e previdenza

La busta paga è un documento fondamentale, a cui ogni lavoratore dovrebbe prestare molta attenzione: ecco come leggerla per evitare fregature.

Nel mondo del lavoro, un documento come la busta paga non deve assolutamente essere preso sottogamba. Questo, infatti, è fondamentale per ogni dipendente e una giusta lettura può permetterci di controllare quanto veniamo effettivamente pagati ogni mese e a quanto ammontano i versamenti delle tasse ad opera del datore di lavoro – il quale è tenuto, per obbligo, a fornire ogni mese tali informazioni. Vista la sua importanza, ad ogni modo, imparare come leggere correttamente una busta paga diventa essenziale.

Come leggere bene la busta paga
Saper leggere correttamente la busta paga è essenziale per non farsi fregare – abruzzo.cityrumors.it

Non tutti sono in grado di controllare in maniera adeguata la propria busta paga. Una persona entrata da poco nel mondo del lavoro, per esempio, potrebbe non conoscere le varie voci che vengono riportate e finire solamente col sentirsi spaesata. Allo stesso tempo, un dipendente che nutre qualche dubbio sull’esattezza e sulla regolarità del documento potrebbe pensare di informarsi maggiormente.

Iniziamo col precisare che non esiste un modello “universale” di busta paga. Tuttavia, questa deve presentare precisi elementi. A partire dai dati di azienda, datore di lavoro e dipendente (solitamente presenti nella prima parte del documento). Poi, è necessario che vengano elencate le informazioni relative alla retribuzione, alle ritenute previdenziali e a quelle fiscali.

Busta paga, tutto quello che bisogna sapere: a cosa prestare attenzione per evitare brutte sorprese

Come accennato, nella prima sezione della busta paga (ossia la testa) si trovano informazioni chiave per quanto riguarda l’intestazione del documento. Qui, sarà possibile leggere i dati sull’azienda e sul dipendente, specifiche sul rapporto di lavoro (in particolare sul contratto, a tempo determinato o indeterminato, e sul full-time o part-time) e sul ruolo ricoperto.

Cosa sapere sulla busta paga
La busta paga è un documento fondamentale per i dipendenti: a quali particolari prestare attenzione – abruzzo.cityrumors.it

La parte iniziale riporta anche la data di assunzione, la sede di lavoro e tutti i dettagli sulla retribuzione e le modalità di pagamento di quest’ultima (dalla paga alle ferie, dai permessi agli scatti di anzianità). Si passa, poi, al corpo del documento, dove si potranno controllare le voci riguardanti lo stipendio (come la sua parte fissa e quella variabile, insieme alle trattenute fiscali e previdenziali). A seconda del contratto stipulato, verrà determinata la paga oraria, giornaliera, oppure mensile.

Sono gli elementi variabili (straordinari, malattia, ferie e permessi), nello specifico, a fare la differenza. Precisiamo che la retribuzione riportata prenderà in considerazione tre aspetti distinti: la parte diretta (ovvero quella base, insieme agli scatti di anzianità), la parte indiretta (che tiene conto di permessi, ferie e così via) e la parte differita (comprendente le retribuzioni maturate a cui è possibile accedere in precise situazioni, come tredicesima, quattordicesima e TFR).

Infine, abbiamo il piede della busta paga. Questa è l’ultima sezione del documento, in cui possiamo controllare i dati fiscali e quelli previdenziali, dunque quanto viene trattenuto dal datore per essere versato all’INPS – rinvenibile alla voce Totale Contributi. Allo stesso modo, sono riportate le tasse trattenute e versate al Fisco: così sarà possibile tenere tutto sotto controllo, evitando sorprese che potrebbero avere pessime conseguenze.

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