Chieti. “La Corte dei Conti torna a rimarcare la tensione finanziaria nella gestione della cassa del Comune, circostanza, questa, più volte oggetto di discussione e approfondimento con il collegio dei Revisori dei Conti”. Lo rende noto il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, sottolineando che, da quando lo scorso anno la Corte dei Conti ha osservato tali criticità, l’attività dell’Amministrazione comunale non si è fermata tanto è vero che, ancor prima della notifica dell’ultima delibera della Corte, sono stati attivati una serie di interventi straordinari su ogni singolo settore, nonché sulla Teateservizi, tesi a verificare consistenza dei residui attivi e attività finalizzate al recupero di crediti necessari per invertire il dato negativo afferente la scarsa capacità di riscossione da parte dell’Ente.
“Grande è l’attenzione sulla ulteriore sottolineatura dei giudici contabili – prosegue il Sindaco Di Primio unitamente all’Assessore alle Finanze, Valentina Luise – in merito alla inadeguatezza dei flussi di cassa in entrata del Comune. Nei prossimi giorni, avremo elementi certi su quanto abbiano inciso gli interventi già avviati sui settori e su Teateservizi affinché sia data risposta a tali criticità. Stiamo, altresì, predisponendo una memoria da consegnare al Mef – Ministero dell’Economia e Finanze – e alla Corte dei Conti. Attendiamo, anzi auspichiamo, una ispezione da parte del Mef così che possa farsi chiarezza, anche su eventuali responsabilità gestionali, sulle questioni oggetto della delibera della Corte sulle quali da tempo abbiamo puntato la nostra attenzione. Nella memoria indicheremo quanto finora posto in essere e le misure che intendiamo ulteriormente adottare per far fronte alla inadeguatezza dei flussi di cassa”.
“Vorremmo, tuttavia, rimarcare – aggiunge il Sindaco – che se la difficoltà di incasso è determinata da una non sempre adeguata procedura da parte di chi è deputato a svolgerla, se è certa la difficoltà per alcuni a pagare a causa della crisi economica che ha colpito anche la nostra città, è altrettanto vero che sono troppi i cittadini che omettono di pagare i tributi e i servizi comunali determinando, così, in larga parte le criticità di cassa. Proprio ieri, nel corso di un colloquio con il dottor Salvatore Bilardo, direttore generale della Ragioneria dello Stato, ci è stato riferito che il problema legato alle basse percentuali di riscossione affligge la quasi totalità dei Comuni del centro-sud tant’è, che è in quest’area del Paese che si concentrano tutte le procedure di dissesto e di predisse sto dei Comuni. A tale proposito, lo stesso Mef auspica interventi a livello centrale e che anche l’ANCI prosegua nella sua opera di stimolo affinché vengano individuate soluzioni utili per risolvere il problema dei tanti Comuni in sofferenza economico finanziaria a causa della scarsa capacità di incasso”.