Chieti, Confcommercio promuove percorso virtuoso per donne che subiscono violenza economica

Chieti. La possibilità di usufruire, gratuitamente, di tutti i servizi offerti dall’associazione di categoria per creare un’impresa propria recuperando, così, autostima e guadagnando la possibilità concreta di inserirsi nel mondo del lavoro. Confcommercio Chieti, attraverso il suo braccio operativo Terziario Donna, promuove un percorso virtuoso riservato ogni anno a donne del territorio che subiscono, spesso quotidianamente e tra il silenzio assordante delle mura domestiche, violenza, in particolare di natura economica.

 La lodevole iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso del convegno: “Imprese senza paura, percorsi di legalità: violenza economica”, che si è svolto all’interno della sala Cascella della sede di piazza Vico della Camera di commercio di Chieti, gremita da rappresentanti delle istituzioni locali, da esperti del settore e da una nutrita delegazione di studenti degli istituti Galiani e Pomilio.

 “Della violenza economica contro le donne non si parla mai, eppure siamo di fronte ad un problema molto frequente ma quasi sempre ignorato o non riconosciuto. Infatti- afferma Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti nonché consigliera nazionale e locale di Terziario Donna Confcommercio- rimane pur sempre un fenomeno difficile da individuare e denunciare anche per le stesse vittime dal momento che spesso si tratta di una violenza che ha le chiavi di casa.” Durante l’affollato convegno di stamane sono state sviscerate diverse tematiche inerenti alle violenze, fisiche, psicologiche ed economiche, vissute ogni giorno dal sesso femminile. Il primo intervento ha portato la firma della dottoressa Concettina Pascetta, del Centro studi della Camera di commercio, la quale ha toccato i problemi delle donne nel mercato del lavoro illustrando diversi casi di disparità di genere registrate in Abruzzo. A stretto giro ha preso la parola Anna Rita Guarracino. La consigliera di parità provinciale, si è soffermata su uno dei tanti esempi di violenza economica subita dalle donne, ovvero della disparità retributiva mentre Marialaura Di Loreto, responsabile del Centro antiviolenza Alpha e presidente commissione pari opportunità del Comune di Chieti, si è rivolta alla platea raccontando quanto è stato fatto sul territorio per contrastare la violenza economica sulle donne che, a quanto pare, presenta molti casi in regione. “Rispetto alla violenza fisica o sessuale, quella economica si manifesta in forma più subdola, radicata in dinamiche di controllo che sono tipiche di una struttura famigliare. La violenza economica identifica tutta quella serie di atti- spiega Tiberio- che tendono a rendere la donna dipendente dall’uomo, innescando pericolosi fenomeni di sudditanza. Alle vittime di violenza, di solito, viene offerta un’assistenza psicologica per reintegrarsi nella società ma non è sufficiente per attivare nelle donne quel circolo virtuoso fatto di autostima e di voglia di rimettersi in gioco, indispensabile per uscire dalla condizione di vittime.” In un contesto del genere si inserisce la valenza del progetto promosso da Confcommercio e da Terziario Donna Chieti che, ad ottobre, ha ottenuto un prestigioso premio in denaro a Palermo nell’ambito del concorso nazionale istituito da Terziario Donna Confcommercio. “Abbiamo avuto un’idea quasi bizzarra se si pensa al difficile momento storico vissuto dall’imprenditoria ma riteniamo che sia l’iniziativa giusta per tutte quelle donne- aggiunge Tiberio- che vogliono rinascere dopo le violenze economiche subite in casa.” Nello specifico Confcommercio Chieti selezionerà, a partire da quest’anno, donne oggetto di violenza per indirizzarle nel mondo dell’imprenditoria.

 “Essere imprenditrici significa prendere l’iniziativa, cambiare prospettiva rispetto alle cose. Confcommercio vuole essere un incubatore d’impresa solidale- sottolinea Tiberio- offrendo alle donne oggetto di violenza la possibilità di ricostruire la propria vita intorno ad un progetto imprenditoriale. Alle donne che ci verranno segnalate dalle forze dell’ordine, dai centri antiviolenza, dai Comuni, dai patronati e dalle consigliere di parità, metteremo a disposizione gratuitamente i corsi di formazione necessari e qualificanti e i nostri servizi di consulenza tecnica e fiscale, di marketing e di cominicazione oltre che una esperta di coaching motivazionale. Anche qualora le donne capissero che mettersi in proprio non fa per loro, grazie alle “skills” acquisite avranno tutti gli strumenti utili a trovare un lavoro dipendente ed a reinserirsi così nella società. Questo per noi rappresenta il vero traguardo da raggiungere.” Il progetto di Confcommercio Chieti farà da apripista alla campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Confcommercio nazionale, “Non ti amo da morire”, anticipata questa mattina da Irene Tartaglia, direttore Confcommercio Molise. Attenti e partecipi gli studenti del Galiani e del Pomilio ospiti della giornata. “Il percorso di sensibilizzazione su tematiche del genere- sottolinea Tiberio- non può che partire dai banchi di scuola.”

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