Se siamo in affitto ed il proprietario viene a mancare che cosa succede? Una situazione particolare ma che devi conoscere assolutamente.
Il caso non è così frequente ma può capitare l’eventualità della morte del proprietario della casa dove siamo in affitto. Cosa fare quindi? Nonostante una ricerca normativa non fornisca una risposta esaustiva, è possibile rivolgersi alla giurisprudenza per trovare delle soluzioni in merito a questa questione.
Prima di procedere, è importante comprendere il contesto legale in cui ci si muove. Secondo il codice civile italiano, il contratto è un accordo tra due o più persone per stabilire, modificare o estinguere dei rapporti giuridici. Nel caso specifico, il contratto di locazione riguarda il godimento di un bene (mobile o immobile) in cambio del pagamento del canone.
Casa in affitto e morte del proprietario: come comportarsi
Una delle situazioni più particolari quando si è in affitto riguarda l’eventualità della morte del suo proprietario. I contratti, come stabilito dall’articolo 1372 del codice civile, hanno forza di legge tra le parti coinvolte e producono effetti anche nei confronti dei terzi, a meno che non sia previsto diversamente dalla legge.
Per quanto riguarda il conduttore, la legge n. 392/78 e la Corte Costituzionale hanno chiarito le ipotesi di subentro nel caso di morte o separazione dell’inquilino, o in caso di convivenza more uxorio con prole.
Invece parlando del locatore, l’articolo 1599 del codice civile stabilisce che un contratto di locazione con data certa è opponibile all’acquirente, mentre l’articolo 1602 del codice civile chiarisce che “un acquirente deve rispettare il contratto di locazione e subentrarvi, a partire dal giorno dell’acquisto, con tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto di locazione”.
Tuttavia, niente viene detto riguardo alla morte del locatore. La Cassazione, chiamata a pronunciarsi su tali questioni, ha specificato che “la morte del locatore comporta solo una modificazione soggettiva del rapporto di locazione con il subentro degli eredi nella posizione del locatore e nei suoi obblighi, e con il corrispettivo dovere del conduttore di adempiere l’obbligazione relativa al pagamento del canone” (Sentenza n. 1811/89 della Cassazione).
Dal punto di vista giuridico, quindi, la morte del proprietario equivale a una cessione dell’appartamento. Di conseguenza, l’inquilino potrà continuare a godere della casa senza preoccupazioni.
È importante tuttavia tenere presente che ogni caso può essere differente, in quanto potrebbero esserci circostanze particolari che richiedono un’attenzione più specifica. In queste situazioni è sempre consigliabile consultare un avvocato specializzato in materia immobiliare per avere una valutazione corretta e completa della situazione.