Novità per il canone Rai, fino al 15 di Novembre si avrà la possibilità di presentare una richiesta molto importante.
Il Canone Rai cambia ancora. Dopo essere diventata la tassa sul possesso delle apparecchiature radiotelevisive più basso d’Europa, la Legge di Bilancio del prossimo anno non rinnova la proposta, il che vuol dire che si tornerà al prezzo iniziale. Ma c’è un modo per togliersi presto il pensiero.
Le tasse non piacciono molto, soprattutto quando non se ne capisce il senso, e la tassa sul possesso delle apparecchiature radiotelevisive -comunemente conosciuto come Canone Rai- è indubbiamente una delle più odiate.
C’è da sempre -da quando la radio prima e la tv poi hanno preso spazio nelle case degli italiani- e ogni anno si discute sul rimuoverla, abbassarla, allargare la classe degli esenti e così via. Intanto il Canone resta e per il 2025 cambia ulteriormente; dal 2024 la tassa era passata da 90 a 70 euro diventando di fatto la più bassa in Europa in questo senso.
Tuttavia le casse delle stato hanno bisogno di gettito in entrata e la Legge di Bilancio, ora in discussione alla commissione finanza del Senato, non ha riconfermato questa riduzione perché non ci sono i fondi per coprirla. Si torna, quindi, agli ormai canoni 90 euro euro il cui pagamento è distribuito nell’arco dell’anno. Ma non è solo questa la novità che riguarda il Canone Rai.
Pagamento del Canone Rai: c’è un’altra modo per farlo
Da anni ormai al classico bollettino lasciato nella cassetta della posta, il Canone è accreditato direttamente in bolletta; una misura che è estata pensata per evitare l’evasione di questa tassa che è sempre stata molto alta. Anche per il 2025 si procederà in questo modo, ma c’è un’alternativa all’accredito in bolletta.
I pensionati, con un reddito annuo non superiore ai 18mila euro, che non vogliono l’accredito in bolletta possono richiedere che il Canone Rai sia accreditato sulla pensione. Anche in questo caso, le ritenute saranno mensili ma scalate direttamente dall’ente previdente sulla pensione accreditata.
Si ha tempo però fino al 15 di Novembre per presentare la domanda. Per quanto riguarda quest’ultima, le modalità di richiesta cambiano a seconda dell’ente pensionistico; nel caso dell’INPS si hanno tre strade alternative:
- online attraverso il servizio dedicato e previa autenticazione al sito;
- Contattando il call center al numero 803 164 (per rete fissa) 06 164 164 (per rete mobile);
- o infine, rivolgendosi a patronati o intermediari dell’INPS.
L’Ente avrà poi il compito di comunicare l’esito della richiesta al pensionato. Per quanto riguarda, infine, le esenzioni previste non sembrano esserci cambiamenti.