Il canone RAI è una delle imposte più odiate dagli italiani. Ma c’è una vasta platea di popolazione che può non pagarlo. Scopriamo chi sono.
Ettolitri di inchiostro sono stati versati, negli anni, sul canone RAI. Si tratta, senza dubbio, di una delle tasse più odiate dagli italiani. Non solo. Molto spesso, è diventato oggetto di dibattito e di scontro politico. Ora, con le ultime modifiche legislative e normative, diventa collegato alla dichiarazione dei redditi. Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli importi da pagare, ma anche sulla possibile esenzione da chiedere.
Come detto, non si tratta solo di una questione economica che grava su tutti i cittadini. Da sempre, infatti, la RAI è oggetto di speculazioni di tipo politico, essendo considerata lottizzata da questo o quello schieramento che governa, pro tempore, il Paese. Chi difende il pagamento del canone RAI sostiene che esso sia fondamentale per garantire l’indipendenza della televisione pubblica. Chi lo avversa, invece, sostiene che quest’indipendenza sia, di fatto, una favola, e che il canone sia un ingiusto balzello.
Per questo, spessissimo si è discusso sulla possibilità di abolirlo. E tanti italiani, ogni anno, cercano di capire se si possa evitare di pagarlo. Ebbene, oggi il canone RAI diventa collegato alla dichiarazione dei redditi. Di seguito come capire quanto pagare e se si ha diritto all’esenzione.
Canone RAI: si può ottenere l’esenzione?
Innanzitutto va data una buona notizia preliminare. Recentemente, il canone RAI è stato ridotto da 90 a 70 euro annui. La Manovra approvata dal Governo presieduto da Giorgia Meloni ha sancito tale decurtazione. Inoltre, alcune persone possono essere esonerate dal pagamento, purché soddisfino specifici requisiti.
Coloro che non possiedono televisori o altri dispositivi televisivi nelle loro abitazioni domestiche e coloro che rientrano in determinate categorie, come gli anziani over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro, i militari delle Forze Armate Italiane in alcune situazioni, gli agenti diplomatici e consolari, e i rivenditori e negozi specializzati nella riparazione di TV, possono richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI 2024 entro la scadenza prevista presentando la domanda all’Agenzia delle Entrate.
I contribuenti possono presentare una dichiarazione sostitutiva, come previsto dal D.P.R. n. 455/2000, indicando i propri requisiti e allegando i documenti richiesti. Inoltre, coloro che hanno un’utenza elettrica possono utilizzare la stessa dichiarazione per ottenere l’esenzione del canone RAI nella fattura.
È fondamentale rispettare le scadenze e compilare correttamente la documentazione, al fine di evitare addebiti impropri e garantire il diritto all’esenzione. Qualora i requisiti di esenzione subiscano modifiche, è necessario presentare una nuova dichiarazione per aggiornare la propria situazione.
In particolare, la dichiarazione di non detenzione per avere effetto per l’intero anno, deve essere presentata a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. La dichiarazione presentata dal 1° febbraio ed entro il 30 giugno dell’anno di riferimento ha effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre del medesimo anno.