Belle notizie per una categoria di lavoratori che presto vedrà arrivare una busta paga più ricca. Dal Ministero è stata comunicata la data: ecco le novità.
Il cedolino paga è il documento più atteso tra i lavoratori e riassume gli elementi ce compongono lo stipendio di un dipendente pubblico o privato. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, approvata in via definitiva e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024, alcuni lavoratori vedranno delle modifiche nelle proprie buste paga.

Si tratta di misure che hanno come obiettivo quello di sostenere il potere di acquisto delle classi medie e basse, che tendenzialmente risentono maggiormente di questa situazione economica in cui ci troviamo, ampliando di conseguenza la platea dei beneficiari e rendendo le agevolazioni strutturali. Proprio per questa ragione è stato pensato di introdurre il taglio del cuneo fiscale. Ma questa non sarà l’unica novità che dovranno attendersi alcuni lavoratori, perché nella busta paga saranno calcolati anche degli arretrati che si andranno ad aggiungere allo stipendio. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Busta paga più ricca nel 2025: le novità per alcuni lavoratori
Prima di entrare nel dettaglio delle novità sulla busta paga del 2025, è bene indicare che il cuneo fiscale riguarda la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal dipendente. Si tratta quindi di un importo che include imposte e contributi previdenziali e assistenziali che sono a carico sia del lavoratore che del datore di lavoro.

È facile quindi pensare che tagliare il cuneo fiscale vuol dire diminuire questo divario e, di conseguenza, aumentare il salario netto dei lavoratori senza incrementare il costo del lavoro. Detto ciò, per la gioia di moltissimi lavoratori, ora l’attesa è quasi terminata, visto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dato aggiornamenti in merito proprio al nuovo taglio al cuneo e agli arretrati.
Dopo alcuni problemi tecnici che hanno costretto al rinvio del debutto del nuovo sistema di alleggerimento del netto nel cedolino, la situazione ormai si è sbloccata. Tanto che a giugno le buste paghe dei dipendenti statali saranno più ricche, in quanto i cedolini vedranno l’applicazione del taglio del cuneo fiscale e l’importo degli arretrati.
Le misure dovevano partire già da inizio anno, ma questo ritardo è dipeso dagli adeguamenti tecnici necessario sulla piattaforma NoiPa, parliamo del sistema del MeF che ha il compito di gestire i cedolini dei lavoratori. Si tratta di aggiornamenti che erano indispensabili per questioni che riguardano la cybersicurezza. Uno slittamento che però adesso si traduce in un rimborso una tantum significativo.
Leggi anche: Ricco bonus in busta paga da subito: ma se lo accetti andrai in pensione più tardi
Busta paga più alta per i dipendenti pubblici: a quanto ammonta lo stipendio
Facendo un rapido calcolo, un beneficio mensile intorno agli 83,33 euro, che è stato perso per i cinque mesi del ritardo – parliamo dei mesi che vanno da gennaio a maggio 2025 -, vuol dire che i dipendenti pubblici si ritroveranno nella loro busta paga di giugno più di 400 euro di arretrati.

Parliamo di un importante conguaglio che consentirà ai lavoratori di recuperare interamente quanto non è stato percepito nei primi cinque mesi dell’anno. Ma comunque è bene sottolineare che i cedolini paga del mese di giugno avranno un “effetto doppio” da tendere in considerazione.
Leggi anche: Dipendente in malattia: se commette questo errore scatta il licenziamento
Le buste paga conterranno sia il beneficio fiscale di giugno, che darà il via all’applicazione della misura, e sia il rimborso cumulativo arretrato. Ciò quindi renderà l’importo netto dei lavoratori molto più elevato a giugno rispetto agli altri mesi. Dal mese di luglio in poi, infatti, lo stipendio si normalizzerà e si avrà la sola quota mensile standard del taglio.





