I possessori di Buoni Fruttiferi Postali e di Titoli di Stato sono delusi, la promessa del Governo non è ancora stata mantenuta.
La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito l’esclusione degli strumenti di risparmio garantiti dallo Stato Italiano dal conteggio ISEE. Sono passati nove mesi e ancora i Buoni Fruttiferi e i Titoli di Stato concorrono al calcolo dell’Indicatore.
Ogni mese i possessori di Buoni Fruttiferi e Titoli di Stato hanno sperato che arrivasse la notizia dell’esclusione ufficiale dei prodotti dal calcolo ISEE. Ricordiamo che l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente indica la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie italiane e che in base al suo valore dipenderà l’accesso a Bonus e agevolazioni. L’obiettivo, dunque, è abbassare il più possibile questo valore in modo tale da poter contare su più aiuti.
Ecco perché la promessa di inizio anno di togliere Buoni e Titoli entro i 50 mila euro dal conteggio ISEE è stata accolta con entusiasmo dai cittadini. Significava ridurre nettamente l’importo e poter richiedere un numero maggiore di misure. Al momento, però, la promessa non è ancora stata mantenuta. Non è certo una novità per gli italiani ma questa volta proprio ci tenevano che l’iniziativa andasse a buon fine per il risparmio garantito.
Buoni Fruttiferi e Titoli di Stato via dall’ISEE: la situazione
C’è ancora speranza che prima della fine dell’anno il Governo ricordi la sua promessa e la mantenga? Sarebbe importante per gli italiani un segno tangibile di attenzione nei confronti dei cittadini. In fondo l’intento era proprio quello di sostenere le famiglie consentendo loro l’accesso a più Bonus e agevolazioni.
Invece al momento sono solo parole al vento quelle scritte nella Legge di Bilancio 2024. In tutti questi mesi non è ancora arrivato il Decreto Attuativo che darebbe il via libera all’INPS per modificare le regole che disciplinano il conteggio ISEE.
Ad oggi ancora si devono indicare i Buoni Fruttiferi Postali e i Titoli di Stato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica. Una vera fregatura per chi spinto dall’idea di abbassare l’ISEE ha investito in un Buono postale oppure nei BTP Valore. Certo avrà un sicuro guadagno economico ma non tanto quanto sperato potendo togliere i prodotti dal calcolo dell’Indicatore.
Quando arriverà, dunque, questo Decreto attuativo? Non si ha nessuna notizia in merito ma la speranza è che almeno arrivi prima di gennaio 2025 in modo tale da poter ridurre il valore ISEE del prossimo anno con riferimento ai redditi e al patrimonio del 2023.