In una famiglia in cui lavorano entrambi i genitori è possibile abbassare l’ISEE per avere diritto ai bonus? Ecco quali sono le regole.
Tutti conosciamo molto bene la sigla ISEE. Sappiamo infatti che è un indicatore che serve a misurare la ricchezza di una famiglia tenendo conto del reddito, del patrimonio e della composizione del nucleo familiare. Viene utilizzato per valutare chi ha diritto a determinate agevolazioni economiche e sociali. L’obiettivo è garantire che le risorse pubbliche siano distribuite a chi ne ha realmente bisogno.
Molte famiglie italiane, però, si chiedono se esiste un modo per abbassare il proprio ISEE in modo da ottenere bonus e agevolazioni. Ebbene, anche se entrambi i genitori lavorano, ci sono modi specifici per ridurre l’ISEE e ricevere più aiuti.
Quest’anno ci sono nuovi benefici per le famiglie lavoratrici, come sconti sui contributi per le madri con almeno due figli e benefici aziendali esentasse fino a 2.000 euro. Andiamo a vedere quindi cosa bisogna fare nello specifico per abbassare l’ISEE e ottenere questi aiuti.
Come abbassare l’ISEE
Come abbiamo detto, l’ISEE viene calcolato sommando i redditi e i patrimoni della famiglia. Questo poi viene diviso per un valore chiamato “scala di equivalenza”, che tiene conto del numero di membri della famiglia e altre situazioni particolari come la presenza di bambini o disabili.
Più alta è la scala di equivalenza, più basso sarà l’ISEE. Se entrambi i genitori lavorano, la scala di equivalenza aumenta, abbassando così l’ISEE. In particolare, si aggiunge 0,2 per famiglie con figli minori dove entrambi i genitori lavorano, mentre si aggiunge 0,3 se c’è almeno un figlio sotto i 3 anni.
Per esempio, prendiamo due famiglie con un reddito e patrimonio di 30.000 euro. Entrambe hanno due figli, di cui uno sotto i 3 anni. Nella prima famiglia lavora solo un genitore, nella seconda entrambi. La scala di equivalenza per la prima famiglia è 2,46, mentre per la seconda è 2,76. L’ISEE sarà quindi 12.195 euro per la prima famiglia e 10.869 euro per la seconda, dando un vantaggio significativo alla seconda famiglia. Quindi, come si fa a ottenere questa agevolazione?
Ebbene, è importante compilare correttamente l’ISEE. Anche se il modello è precompilato, bisogna specificare che entrambi i genitori lavorano. Questo si fa nel modulo MB.1 Quadro A della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), barrando il riquadro “entrambi i genitori lavorano”.
Questa dichiarazione deve riflettere la situazione lavorativa dell’anno di riferimento (due anni prima della presentazione della DSU). Anche per famiglie con un solo genitore, se ha lavorato, va barrato il riquadro corrispondente.
Un’altra agevolazione per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano è l’aumento dell’Assegno Unico Universale. Questo bonus può arrivare fino a 400 euro l’anno per ogni figlio a carico. L’importo varia in base all’ISEE:
- 34,10 euro al mese per ISEE fino a 17.090,61 euro;
- 30,70 euro al mese per ISEE di 20.000 euro;
- 24,60 euro al mese per ISEE di 25.000 euro;
- 18,60 euro al mese per ISEE di 30.000 euro;
- 12,50 euro al mese per ISEE di 35.000 euro;
- 6,60 euro al mese per ISEE di 40.000 euro;
- Nessun bonus per ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro.
Per ottenere questo aumento, durante la richiesta dell’Assegno Unico bisogna dichiarare di avere diritto alla maggiorazione, come specificato nell’art.4 comma 8 del D.Lgs n° 230/2021. È importante che entrambi i genitori lavorino al momento della domanda e comunicare subito eventuali cambiamenti lavorativi.