Bonus ristrutturazione bagno: chi può richiederlo e i requisiti da rispettare

Il Bonus ristrutturazione bagno è un sostegno fiscale concesso sotto forma di detrazione IRPEF. Vediamo chi può richiederlo e quali requisiti soddisfare.

Vi presentiamo l’agevolazione che consentirà di rinnovare il bagno di casa risparmiando sulla spesa cifre importanti.

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Come accedere al Bonus bagno (Abruzzocityrumors.it)

Prima o poi arriva il momento in cui si deve ristrutturare il bagno. Una stanza della casa che richiede igiene e sanificazione quotidiana ma anche una ristrutturazione periodica che generalmente va compiuta ogni quindici anni. Tubazioni, sanitari, piastrelle, pavimenti, tinteggiatura, il costo è importante. La stima è di circa 3.500 euro per un bagno di dimensioni standard ma la cifra finale dipenderà – oltre che dai metri quadrati – anche dalla scelta dei materiali.

Si possono arrivare a spendere anche 10 mila euro volendo fare un bagno di qualità che durerà per tanti e tanti anni. Una cifra onerosa che può essere ammortizzata grazie al Bonus ristrutturazione bagno. Un sostegno fiscale che prevede una detrazione del 50% sul totale speso per il rinnovo del bagno. Il limite di spesa massimo è 96 mila euro.

Bonus ristrutturazione bagno, ecco cosa c’è da sapere

Il tetto massimo di spesa di 96 mila euro sembra molto alto per la ristrutturazione di un bagno. In realtà occorre sapere che la detrazione del 50% fa riferimento al Bonus ristrutturazioni in associazione al quale è possibile rinnovare il bagno.

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Come risparmiare e ristrutturare il bagno (Abruzzocityrumors.it)

Ristrutturando casa si può chiedere in compensazione IRPEF il sostegno e vedersi restituire la metà dell’importo in un arco temporale di dieci anni. In alternativa si può chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. La domanda di Bonus dovrà essere inoltrata entro il 31 dicembre 2024.

La normativa stabilisce, poi, i tipi di intervento ammissibili all’agevolazione. Il sostegno economico viene concesso per sostenere le spese volte a rinnovare l’impianto idrico sanitario. Vale, dunque, per le spese di manutenzione straordinaria. Sono ammesse a detrazione anche le opere di rinnovamento, di messa a norma, rifacimento degli impianti mentre non permette l’accesso al Bonus la sola sostituzione dei sanitari essendo un’opera di lavoro ordinario. In quest’ultimo caso si potrà chiedere il Bonus idrico per risparmiare.

Altra condizione è effettuare la ristrutturazione del bagno in associazione con interventi di rinnovamento degli impianti o abbattimento delle barriere architettoniche rientrando sempre nel limite massimo di spesa di 96 mila euro. L’accesso al Bonus, inoltre, è riservato ai soggetti che effettuano le spese su abitazioni, condomini e strutture unifamiliari e risultano proprietari dell’immobile oppure ne hanno il diritto di godimento o la nuda proprietà.

Concludiamo ricordando che per poter richiedere la detrazione sarà necessario pagare le spese con mezzi di pagamento tracciabili.

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