Bonus luce e gas, il Governo taglia tutto: mazzata imprevista per i cittadini

Da febbraio taglio dei sussidi sulle tariffe dell’elettricità e del gas naturale per circa 9,5 milioni di famiglie appartenenti alle fasce di reddito medio e basso

Una stangata in arrivo per milioni di famiglie. A partire da febbraio, il Governo ha deciso di ridurre drasticamente i sussidi sulle tariffe dell’elettricità e del gas naturale. Una misura che colpirà nello specifico le fasce di reddito medio e basso. Un taglio netto, che si tradurrà in bollette più salate. Previsti aumenti medi dell’1,5% per la luce e dell’1,6% per il gas già dal prossimo mese.

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Bonus luce e gas, il Governo taglia tutto: mazzata imprevista per i cittadini – Abruzzo.cityrumors.it

Il provvedimento è stato ufficializzato attraverso la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle nuove risoluzioni della Segreteria per l’Energia. Fa parte di una strategia economica più ampia che punta a ridurre la spesa pubblica, contenere l’inflazione e garantire il riequilibrio fiscale. Il prezzo, però, lo pagheranno direttamente i cittadini.

Fino ad oggi, il sussidio statale in Argentina garantiva un bonus differenziato in base al reddito. Gli utenti con fasce più basse (Livello 2) ricevevano uno sconto del 71,2% sulla bolletta della luce e del 64% su quella del gas. Le famiglie a reddito medio (Livello 3), invece, beneficiavano di un abbattimento rispettivamente del 55,94% e del 55%. Con il nuovo schema, gli aiuti scendono al 65% per il Livello 2 e al 50% per il Livello 3.

L’impatto sarà significativo. Il provvedimento coinvolge infatti 9,5 milioni di utenti dell’energia elettrica e circa 5,3 milioni per il gas. Rispetto al 2023, si stima che circa 800.000 famiglie perderanno del tutto il beneficio.

La drastica decisione del governo argentino

E non è finita qui. Il Governo argentino sta valutando di ridurre ulteriormente i limiti di consumo coperti dai sussidi nei prossimi mesi, facendo così aumentare il costo reale dell’energia anche per chi ancora rientra nelle fasce di protezione.

A questa revisione dei sussidi si aggiunge un riassetto delle tariffe. Da aprile entreranno in vigore nuovi prezzi per la distribuzione e il trasporto dell’energia. Ci saranno aumenti inferiori al 10% che potrebbero essere diluiti in rate mensili. L’idea è quella di introdurre un sistema di aggiornamento automatico delle tariffe. Questo dovrebbe permettere agli operatori di adeguare i ricavi in base all’andamento dei costi. Un cambiamento radicale rispetto agli aumenti discrezionali applicati fino ad ora.

Javier Milei
La drastica decisione del governo argentino (LaPresse Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

La decisione del Governo rientra in una più ampia politica di revisione della spesa pubblica. Questa prevede un taglio ai sussidi stimato in oltre 3 miliardi di dollari per il 2025. La scelta si inserisce anche nel contesto delle richieste del Fondo Monetario Internazionale, che ha sollecitato un ridimensionamento degli aiuti statali. Per cercare di contenere l’impatto sulle famiglie, il Governo punta a mantenere gli aumenti delle tariffe energetiche sotto il 2% mensile almeno fino all’estate. Tuttavia, l’effetto sui bilanci domestici sarà comunque pesante.

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Dietro questo piano di risparmi e tagli c’è la firma di Javier Milei, il presidente dell’Argentina che ha fatto della riduzione del deficit pubblico il suo cavallo di battaglia. Il suo Governo ha scelto la via della “motosega” sui sussidi, con l’obiettivo di stabilizzare l’economia del Paese. Ma a pagare il conto saranno, ancora una volta, i cittadini.

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