Limitazioni per l’ottenimento del bonus figli maggiorenni ma vi è un’eccezione in cui è possibile fare richiesta liberamente.
Un contesto sociale particolarmente delicato, quello italiano, inasprendosi sempre di più il divario tra ricchi e poveri. Specialmente un fenomeno che lo caratterizza è quello dei ‘bamboccioni‘, termine coniato dall’ex ministro dell’Economia Padoa-Schioppa per definire i giovani adulti conviventi ancora con mamma e papà.
Un’espressione destante una forte rabbia, soprattutto da parte dei diretti interessati e, tuttora, continua a suscitare sdegno. D’altronde difficile costruirsi una propria vita con stipendi sottopagati accompagnati da contratti precari, almeno nella maggior parte dei casi. Ad ogni modo è l’Istat a confermare gli ultimi dati.
Infatti circa il 63,3% dei giovani risiede con i propri genitori. Fino adesso l’incentivo figli maggiorenni ha potuto sostenere queste famiglie, prevedendo sgravi fiscali consistenti, ma per il 2025 il Governo Meloni dice basta tranne che per un caso ben specifico in cui tale misura rimarrà in vigore potendo usufruirne.
Bonus figli maggiorenni, tagli nel 2025: si salva solo una condizione
Come previamente accennato, tanti i giovani adulti che non possono permettersi un affitto o l’accensione di un mutuo, magari perché studenti o disoccupati oppure con un lavoro, sì, ma retribuzione ‘da fame’. Indipendentemente dalla ragione, ormai si lascia il proprio nido d’origine tardi, rispetto alla media europea.
L’agevolazione economica ha sempre offerto aiuto ai nuclei familiari con figli a carico, in una fascia d’età ricompresa tra i 18-34 anni, stabilendo importanti detrazioni fiscali, ma qualcosa sta per cambiare. Infatti tale beneficio verrà eliminato per i figli over 30 e resterà invariato per i ragazzi dai 21 ai 29 anni d’età.
Dunque, la Manovra 2025 assicura tagli sostanziali, come si evince, ad esclusione dei figli disabili che potranno continuare a valersi delle detrazioni e percepire l’Assegno Unico, sulla base della legge 104. Il limite reddituale, per il quale ritenere se il figlio sia fiscalmente a spese del genitore, non subirà modifiche:
- € 4.000 fino ai 24 anni d’età;
- € 2.840,51 tra i 25-29 anni d’età.
Inoltre si garantiscono ulteriori interventi che ‘ridimensioneranno’ altrettante situazioni in altri settori, come la riduzione degli sgravi fiscali per i lavoratori extracomunitari o anche una drastica diminuzione degli incentivi destinati alle automobili e motori infine l’abbassamento del tetto salariale per i dirigenti pubblici.
Queste disposizioni affinché si raggiunga un unico obiettivo: risparmiare € 320.000.000 all’anno. Progetto ambizioso, pronto da attuare. Tuttavia l’abolizione del bonus per gli over 30 porterà a un aumento della pressione fiscale, gravando così sulle famiglie che dovranno sopportare oneri non indifferenti.