Nella recente bozza del Ddl Manovra 2024 i fondi per il bonus elettrico sono praticamente dimezzati e ci sono alcune novità: ecco cosa cambia per i beneficiari e per coloro che prima non ne avevano diritto.
La pessima notizia è che le risorse per rifinanziare il bonus in bolletta fino a marzo 2024 sono state tagliate pesantemente, da 400 a 200 milioni, e anche sui potenziali beneficiari non sono ancora chiare le regole da approvare. Possiamo però fare un punto della situazione e capire come funzionerà il bonus elettrico da qui a fine 2023 e poi nel primo trimestre del 2024.
Innanzitutto il Governo sta pensando di individuare due macro categorie di cittadini che potranno beneficiare del bonus: i nuclei con ISEE fino a 9530 euro e quelli con ISEE fino a 15 mila euro. Rimangono le direttive per gli aiuti alle famiglie che, indipendentemente dall’ISEE, hanno 4 figli o più. In totale, si stima che a usufruire del bonus elettricità saranno circa 7 milioni di famiglie.
Bonus elettrico, ecco come funzionerà e a quali criteri dovranno rispondere i cittadini
Tra bonus elettricità e assegno extra, è ARERA che sta decidendo a quali fasce di popolazione saranno concessi i Bonus. Al momento si sta pensando, come accennato poco sopra, a due categorie di nuclei familiari, con gli scaglioni di reddito a 9 mila e 15 mila euro; ma c’è anche il fatto che l’importo totale sarà deciso anche in base al numero dei componenti della famiglia.
Per quelle numerose, infatti, le soglie ISEE sono state innalzate a 30 mila euro, e questa norma dovrebbe rimanere in essere.
Per i nuclei familiari composti invece da una o due persone, al momento le indicazioni sono le seguenti, come riporta anche Il Sole 24 Ore: “L’aggiornamento del bonus nel trimestre varrà 11,04 e il contributo straordinario ammonta a 57,04 euro/trimestre che sommate al bonus base corrispondono a una riduzione della spesa sul mese di ottobre di circa 33 euro al mese (che salgono a 48 euro al mese per le famiglie con oltre 4 membri)”.
L’unica buona notizia è che molto probabilmente rimane il metodo applicativo per l’erogazione del bonus. In sostanza i cittadini non dovranno fare niente, a parte ovviamente produrre un ISEE valido ai fini dell’ottenimento dei benefit. Chi inoltre ha una pensione di cittadinanza, o percepisce ancora l’RDC, non dovrà fare niente perché l’erogazione del bonus sarà automatica.
Diverso discorso, invece, per chi nel nucleo familiare ha un componente che soffre di gravi malattie per cui deve usare apparecchi elettrici salvavita. Per continuare a ottenere il bonus elettrico dovranno rivolgersi al Comune di residenza oppure a un CAF.
